Se prima, parlando di Czyborra, abbiamo messo in risalto i lati positivi dei social network, adesso – ahinoi – ci tocca condannarli fermamente. Il nostro riferimento è ovviamente all’argomento del giorno: Sinisa Mihajlovic, in un’intervista al ‘Resto del Carlino’, ha dichiarato di stimare Matteo Salvini; lo ha fatto in riferimento alle elezioni in Emilia Romagna.
Mihajlovic: “Faccio il tifo per Salvini, se promette mantiene. Dal 1992 trovo l’Italia peggiorata…”
Purtroppo, come detto, in questo caso i social non si sono risparmiati. Il problema, però, arriva nel momento in cui sono i cosiddetti “odiatori” a prendere la palla al balzo. In questo caso, hanno “approfittato” della recente malattia che ha colpito l’allenatore del Bologna per scatenare la loro rabbia e la loro frustrazione con insulti shock e anche augurandogli la morte. In alto, la FOTOGALLERY con alcuni messaggi raccolti sui social.
Come fatto in altre circostanze, anche in questo caso prendiamo la nostra ferma posizione. Più volte abbiamo condannato il finto buonismo del web su alcuni argomenti (come fu per il famoso titolo ‘Black Friday’ del Corriere dello Sport), ma in questo caso non si può non intervenire su una situazione molto delicata. Solo il personaggio in questione, Mihajlovic, sa quanto ha lottato e quanto ancora dovrà lottare per ciò che ha passato. Come si può anche minimamente pensare di augurare la morte ad un uomo (perché prima di essere ex calciatore e allenatore è un uomo, come tutti) che ha attraversato momenti veramente tristi? Tra l’altro per cosa, poi? Perché ha pubblicamente dichiarato la sua fede politica? Condivisibile o meno, resta un uomo con i suoi ideali, i suoi obiettivi e i suoi modi di pensare. Come tutti. Ma forse, chi ha scritto quelle cose, per sua fortuna non ha mai passato brutti momenti. Buon per loro…