Quando si iniziò a vociferare del possibile passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus in tanti si misero a ridere. Non succederà mai, dicevano. E puntualmente è arrivata la concretizzazione dell’affare. Stessa cosa con Messi all’Inter. La notizia era già circolata qualche mese fa e la reazione era stata più o meno la medesima. In una sola parola: impossibile. A far tornare in auge l’operazione è stata una dichiarazione dell’ex proprietario dell’Inter Massimo Moratti. “Messi all’Inter non è un sogno proibito, la situazione attuale ha sparigliato tutte le carte. Non era un sogno proibito prima di questa disgrazia. Ora poi… Messi è a fine contratto e certamente servirebbe uno sforzo da parte della società per portarlo a casa. Non so se la situazione attuale cambi in positivo o in negativo questo obiettivo, ma adesso le carte sono state sparigliate. Bisogna anche non essere esageratamente opportunisti e approfittare della situazione, ma credo che a questo livello ci sia la possibilità di vedere delle cose strane a fine anno”. Queste le parole di Moratti a ‘Radio Anch’io lo Sport’. Parole che fanno sognare i tifosi nerazzurri e, visti i precedenti, li fanno essere ottimisti.
Le parole di Moratti: frasi dette con logica e conoscenza
Indubbiamente la famiglia Moratti non è mai uscita del tutto dall’Inter. I contatti tra il presidente Zhang e l’ex proprietario Massimo Moratti sono frequenti. Inevitabilmente i due parleranno anche di mercato. E chissà che in uno di questi colloqui non sia venuto fuori il nome di Messi. Operazione che, come spiegato da Moratti, sarebbe agevolata dalle ultime vicende. Difficile che Moratti abbia tirato fuori il nome dell’argentino per caso o a vanvera.
Messi in Italia: perché è possibile
Tanti i motivi che potrebbero portare Messi in Serie A. Il nostro campionato sta tornando ad alti livelli. Campioni del calibro di Cristiano Ronaldo, Lukaku, Ibrahimovic, qualche anno fa inavvicinabili giocano in Italia. Messi va in scadenza nel 2021, ma c’è una clausola nel contratto che gli permette di svincolarsi già a giugno di quest’anno. E, in questo caso, a gravare sulle casse dei club sarebbe ‘solo’ l’ingaggio. Una clausola rescissoria da 700 milioni di euro, improponibile per chiunque. Ma questo piccolo escamotage potrebbe favorire (e di molto) i club italiani. La situazione Coronavirus è un altro fatto che sicuramente inciderà sul prossimo mercato. I prezzi saranno diversi, per ovvie ragioni. Le casse dell’Inter, però, potrebbero uscirne ridimensionate ma non sanguinanti. La Suning Holdings Group è un colosso mondiale, con ingenti risorse. Poi c’è la voglia dell’Inter di tornare grande, anche in Europa. Già in questa stagione, con il progetto Conte, i nerazzurri si sono avvicinati alla Juventus, salvo peccare negli scontri diretti. Con un Messi in più non solo si ridurrebbe il gap con i bianconeri ma anche quella Champions conquistata con Mourinho potrebbe tornare ad essere un obiettivo concreto. Ultimo ma non ultimo motivo è il dualismo con Cristiano Ronaldo. E’ inevitabile che a Messi manchi il confronto nella Liga con uno ai suoi livelli. E in Italia si riproporrebbe l’eterna sfida.
Messi in Italia: una serie di problemi
Con le considerazioni fatte sopra sembrerebbe una passeggiata portare Messi in Serie A. Non è affatto così. Perché se è vero che ci sono tanti motivi validi per lo sbarco dell’argentino a Milano, ce ne sono altrettanti perché questo non avvenga. A cominciare dal primo, quello più insormontabile. Qualora Messi decidesse di non sfruttare la famosa clausola per liberarsi a giugno prossimo per strapparlo al Barcellona servirebbero 700 milioni, cifra fuori portata per chiunque. E la ‘Pulce’ ha sempre fatto dichiarazioni d’amore ai blaugrana. In secondo luogo, ci sarebbero problemi tattici e di gestione per Conte. L’allenatore leccese ha sempre usato il 3-5-2 o poche varianti. Messi è abituato a giocare in un 4-3-3, tridente di cui Conte non si è mai avvalso in carriera. La soluzione potrebbe essere un doppio trequartista o un fantasista a supporto di Messi e una punta. E qui sorgerebbe un nuovo problema. Chi tra Lautaro Martinez e Lukaku rimarrebbe fuori? Difficile rinunciare a uno dei due. E, anche se per il ‘Toro’ si parla proprio di Barcellona, il suo passaggio in Spagna o la sua permanenza a Milano è strettamente connessa a Messi. Lautaro, infatti, è un pupillo della ‘Pulga’. E’ lui che si è più volte esposto nei confronti dell’attaccante dell’Inter e lo vorrebbe come partner d’attacco come avviene con la Nazionale argentina. Proprio nell’Albiceleste Messi e Lautaro hanno diverse volte fatto coppia. E in questo caso che ne sarebbe di Lukaku? L’Inter rinuncerebbe ad uno che fatto 23 gol in stagione prima dello stop per il Coronavirus? L’impatto del belga è stato devastante. Conte lo spedirebbe in panchina (o peggio ancora lo cederebbe) tanto facilmente, seppur per far spazio ad una leggenda come Messi?
Messi all’Inter: come e dove giocherebbe?
Mettiamo da parte per un attimo tutte le questioni legate all’eventuale arrivo di Messi in Italia. Cosa accadrebbe se l’argentino si accasasse davvero alla corte di Conte? Scartato il 3-4-3 o il 4-3-3, si potrebbe optare per un 3-4-1-2 o un 3-4-2-1, moduli più adatti sia a Messi che a Conte. Nel primo caso sarebbe Eriksen a vestire i panni del trequartista e ad agire alle spalle di Messi e Lautaro o Lukaku. Nella seconda ipotesi Leo arretrerebbe la sua posizione di qualche metro e affiancherebbe Eriksen lasciando spazio all’unica punta. Un attacco a due sarebbe forse più congeniale a Messi visti i precedenti con l’Argentina, seppur con risultati non eccezionali. Andiamo a vedere nella FOTOGALLERY in alto la possibile Inter con Messi.