Caso Agnelli – L’ormai noto caso Juve-biglietti che ha coinvolto il presidente Agnelli, finito in commissione Antimafia, sta accendendo gli ultimi giorni in casa bianconera. A scendere in campo per placare tutte le voci che si stanno rincorrendo ci ha pensato oggi Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico che adesso è nella Commissione Antimafia, il quale ha parlato a Tuttosport. Il tenore delle sue dichiarazioni è ben diverso da quello del collega napoletano Taglialatela, il quale ha attirato su di sé numerose polemiche dopo alcune esternazioni non certo ‘super partes’.
Caso Agnelli – Tornando ad Esposito dunque, la sua disamina è davvero molto interessante: “Chi si scandalizza perché la Juventus tratta con gli ultrà è un ipocrita. Basta far finta di non sapere! Gli ultrà ricattano le società da sempre, si hanno mezzi ridicoli per reprimere il fenomeno”. Un quadro ben diverso da quello illustrato negli ultimi giorni attorno alla famiglia Agnelli, ma non è tutto. La Polizia sa tutto secondo Esposito: “Si deve garantire la sicurezza di migliaia di persone, per tenere a bada la marmaglia si danno cose in cambio come i biglietti. I compromessi sono voluti dalla Polizia“. Soluzioni? Esposito svela come ci sia un “progetto che è in Parlamento da due anni, non c’è interesse politico per risolvere questa vicenda…”.
Caso Agnelli – Che la Juve fosse una «vittima» degli ultrà lo avrebbero scoperto già i carabinieri della compagnia Torino Oltre Dora. In alcuni documenti viene citato un rapporto in cui i militari descrivono «strategie criminali» finalizzate a «estorcere biglietti e benefit». Insomma, la Juve come tanti altri club, sono sotto scacco delle tifoserie e spesso all’interno delle tifoserie troviamo criminali ‘pluridecorati’ con i quali si è costretti a scendere a patti con l’avallo della Polizia stessa.
