Sono passati nove anni da quando al campo d’allenamento Sportpark De Toekomst, un’undicenne marocchino veniva scartato a ben tre provini consecutivi da un guru dei settori giovanili europei: l’Ajax. Era il 2004 e l’undicenne in questione, sbarcato dalla piccola Ait Izzou in Olanda con la famiglia nel ’98, era Adam Maher.
Prima dei famosi tre provini, piccolissimo Adam si era formato grazie all’SV Diemen e all’AVV Zeburgia.
In Olanda però non c’è solo l’Ajax in cerca di talenti, stavolta quelle Teste di Formaggio dell’AZ di Alkmaar (The Cheese Farmers) ci hanno visto meglio. Dopo aver tanto atteso i Lancieri invano, il trequartista marocchino dopo un insistente corteggiamento accetta e firma con l’AZ.
Il destino è sempre dietro l’angolo, sia in Europa che in patria. L’esordio assoluto con la prima squadra, dopo sei anni di trafila con le giovanili di Alkmaar, arriva il 15 Dicembre 2010 in Europa League contro il Bate Borisov, gioca soltanto i venti minuti finali e timbra il cartellino chiudendo il match sul 3 a 0 per i suoi: il classico esordio da predestinato, a cui va aggiunto l’abbattimento del record di Rafael Van der Vaart come più giovane olandese di sempre a segnare in Europa. In Eredivisie invece, l’esordio arriva guarda caso ad Amsterdam con il tanto inseguito Ajax, unica nota negativa il risultato, entra quando i padroni di casa sono in vantaggio per 3 a 0.
Il talento di Maher esplode nella stagione seguente, quando pian piano inizia a stregare tutti. Per primo il suo allenatore Gertjan Verbeek, i cui ideali sono sorretti da una sola certezza: “a calcio, chi ha i piedi buoni, deve giocare sempre”, e uno come Adam rientra a pieno titolo in questa categoria. A soli 18 anni e alla prima stagione da professionista, il talento marocchino, che nel frattempo è stato naturalizzato olandese e veste Oranje con le varie under, colleziona 52 presenze, 11 gol e 7 assist tra Eredivisie, Europa League e Coppa d’Olanda.
Con un anno di esperienza tra i grandi, Adam si consacra definitivamente nella stagione 2012/13, quando viene eletto miglior talento dell’Eredivisie, e con le sue giocate finisce sotto gli occhi di tutta Europa mentre ad Amsterdam si mangiano le mani. Gioca praticamente sempre e in Coppa d’Olanda diventa assoluto protagonista con un gol da cineteca in finale col PSV: un coast to coast incredibile che regala vantaggio e coppa all’AZ.
Quel coast to coast strega letteralmente il PSV, che smaltito il colpo decide di portare al Philips Stadium, a fronte di un’offerta di 8 milioni di euro, quella che è considerata la migliore promessa del calcio olandese.
Talento e visione, Maher è un centrocampista moderno con uno spiccato talento offensivo fatto di dribbling ubriacanti, inserimenti perfetti, colpi dalla distanza, tutto guarnito da giocate spettacolari. Nello scacchiere di mister Cocu è un elemento fondamentale per duttilità: nasce come trequartista, ma è capace di giocare vertice basso e centrale di centrocampo.
A calcio, chi ha i piedi buoni, deve giocare sempre. Chi, come Adam Maher, ha i piedi buoni, è classe 93, e già fa parlare di se, deve entrare, per forza, nella Meglio Gioventù.
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