Guardiola, la falsa partenza e l’ombra di Jupp

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PepAhi Pep, che male la prima del nuovo corso del Bayern Monaco! Una botta di quelle che non si dimenticano facilmente, ma che andrebbe rimossa il più presto possibile. Perchè se è vero che anche dalle brutte esperienze qualcosa si può imparare, è più realistico dire che, della batosta subita ieri in Supercoppa di Germania, ad opera del Borussia Dortmund, di buono c’è stato davvero poco. Tolto l’exploit di Robben, autore di una doppietta nettamente inutile, nulla si è salvato della prima uscita ufficiale del Bayern Monaco di Guardiola. Non la difesa, colabrodo come mai prima. Non il centrocampo, andato a ritmi sfalsati, con il ‘protetto’ di Guardiola, Thiago Alcantara, che ha sbagliato di tutto e di più. E se, per cercare di recuperare, la mossa della disperazione è quella si mettere il difensore centrale Dante in attacco, vuol proprio dire che il bicchiere è del tutto vuoto, pieno neppure per un quarto. Urge rimediare e l’allenatore spagnolo di tempo a disposizione non ne ha poi tantissimo. Giorno 9 agosto inizia la Bundesliga e, se il buongiorno si vede dal mattino, per il Bayern pare già notte fonda. Per la gioia delle ‘vedove’ di Heynckes, tantissime, come ovvio che sia. Và infatti ricordato come il Bayern abbia dato il benservito a mister triplete, capace di mettere in saccoccia, la scorsa stagione, Bundesliga, Champions League e Coppa di Germania: tutto il vincibile l’ha conquistato. Guardiola, invece, ha iniziato come peggio non poteva. Del resto, il suo non è un compito facile: trasformare l’armata teutonica in un’orchestra sinfonica, come fu l’indimenticabile Barça della sua gestione. Una scelta che – va ribadito – è stata tutta sua: ce la farà il profeta del ‘tiqui taca‘ ad imporsi anche in Germania? E’ presto per dare sentenze definitive, ma la partenza è stata una delle più false della storia del calcio. Intanto l’ombra di Heynckes inizia a farsi già grande: a Pep il compito di riportare il Bayern alla luce del sole.

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