”Il Barcellona ha utilizzato la malattia di Tito Vilanova per farmi del male ed e’ qualcosa che non dimentichero’ mai”. E’ il durissimo attacco di Pep Guardiola alla dirigenza del Barcellona. Il tecnico, dopo un anno sabbatico, sta preparando la sua prima stagione con il Bayern Monaco. E dal ritiro di Riva del Garda manda una dura stoccata al presidente del club blaugrana Sandro Rosell. ”Ho fatto il mio tempo e me ne sono andato. Non era una sua responsabilita’, sono io che ho deciso di andarmene. Auguro al Barcellona tutti i successi del mondo, non c’e’ bisogno di dire cosa questo club significhi per me. Ma -aggiunge- sono successe troppe cose quest’anno in cui si e’ passato il limite”. Poi, parlando del suo successore sulla panchina del Barcellona, Tito Vilanova, e della malattia che lo ha colpito, Guardiola piazza l’affondo: ”Utilizzare la malattia di Tito per farmi del male e’ qualcosa che non dimentichero’ mai. Ho visto Tito a New York e se poi non l’ho piu’ visto e’ perche’ non e’ stato possibile ma non per colpa mia”.
Al centro della polemica le dichiarazioni del vicepresidente del Santos Odilo Rodrigues, considerato molto vicino al presidente del Barcellona, che ha dichiarato di aver raccolto una confidenza del padre di Neymar circa una telefonata fattagli da Guardiola per metterlo in guardia sull’incapacita’ di Villanova di allenare il figlio assieme a Messi. Rispondendo ad una domanda del giornalista Matias Manna,di ”ParadigmaGuardiola.blogspot.com”, il tecnico spagnolo ha parlato nella sua lingua madre per non lasciare dubbi sulle sue parole, durissime. ”Sono andato un anno a New York, a seimila chilometri di distanza – ha detto – e ho chiesto ai vertici del Barca di lasciarmi in pace, ma non e’ bastato. Non ci sono riusciti e non hanno mantenuto la parola”. Il tecnico neo-Bayern ha sorpreso con il tono delle parole i giornalisti tedeschi, ai quali non ha tradotto il dialogo. ”Sono cose nostre”, ha tagliato corto.