Doping, Ferret: “Italiani facevano flebo ai giocatori”

CalcioWeb

geneDopingIl medico della Francia Campione del Mondo 1998 Jean-Marcel Ferret ha detto in un’audizione davanti alla commissione d’inchiesta del Senato francese sul doping che i giocatori della nazionale che a quel tempo giocavano in Italia ”consumavano una gran quantità di prodotti, anche sotto forma di flebo”. Fra i giocatori di quella nazionale che all’epoca giocavano in Italia c’erano fra gli altri Didier Deschamps, Zinedine Zidane, ma anche Marcel Desailly, Alain Boghossian e Lilian Thuram. I primi due erano alla Juventus. ”Se parliamo di Italia e di Juventus – ha detto Ferret   c’era una quantità di prodotti, anche sotto forma di flebo. La farmacopea italiana è molto più ricca di prodotti finalizzati al recupero rispetto alla francese, e questo in qualche modo ci protegge”. ”Però in tutti i prodotti che i giocatori che giocavano in Italia mi citavano, mai mi hanno dato il nome di un prodotto dopante’‘. Quanto ai valori anormali di ematocrito di alcuni giocatori, di cui ha parlato sempre in Senato il suo successore Paclet, Ferret ha confermato che ”alcuni giocatori avevano un livello di ematocrito alto, ma erano valori permanenti. Quello che conta è la variazione’‘. In particolare su Deschamps, oggi ct della nazionale, afferma che ”gli indicatori indiretti erano normali. Non sapevo quello che succedeva alla Juve, ci sono dei paesi in cui si fa ricorso massiccio alla medicina. Gli italiani sono così, quando noi diamo un farmaco loro fanno una puntura, o una flebo. Stessa cosa i tedeschi. Facevano le flebo ai giocatori già ai mondiali del 1974”. Se Ferret ha dei dubbi, ammette però di non avere prove: ”facevamo un bilancio serio con i giocatori ad ogni stage. Quando ci sono cose strane in biologia si va a scavare, si va a cercare cosa c’e’ dietro. Ogni volta che abbiamo visto qualcosa di strano siamo andati più a fondo ma non abbiamo trovato mai niente. In buona fede, nel 1996, 1998, 2000, 2002, i giocatori erano puliti”. Lo stesso medico ha sottolineato l’ingenuità dei giocatori che non si informano sulla natura dei prodotti somministrati loro dalle società: ”quando gli fanno un’iniezione, loro non chiedono di cosa si tratti”.

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