Ricordate Denver? Si, proprio lui, quel simpatico dinosauro protagonista di un cartone animato sbarcato sulle televisioni italiane all’inizio degli anni 90. Ricordare quel simpatico personaggio non è fatto a caso, serve per introdurvi il nostro di personaggio, ossia Younès Belhanda, che del cucciolo verde è sempre stato un grande fan, al punto da aver ottenuto in cambio il soprannome il Dinosauro.
Younès nasce ad Avignone, in Provenza, da una famiglia di origine marocchine, in Francia a 9 anni inizia a tirare calci ad un pallone, e lo fa per la prima volta con l’RC Aramon, scuola calcio locale, per spostarsi poi un anno dopo nella fila della squadra del centro culturale MJC Avignone, così da coniugare al meglio studio e gioco. Questa esperienza lo farà crescere sia dal punto di vista tattico che dal punto di vista caratteriale, e gli darà la possibilità di mettersi in luce con le più importanti realtà calcistiche di Francia.
Nel 2003 infatti in un torneo giovanile i vari talent che lo vedono all’opera strizzano l’occhio alla famiglia, e si crea una vera e propria asta tra le migliori compagini della Ligue 1, Monaco, Lione e Marsiglia insistono per averlo, ma lui è più che affascinato dal Saint-Etienne. La sua prima scelta sono proprio i Les Verts, forse perché il colore della loro maglia è proprio lo stesso del dinosauro animato a lui tanto caro. La famiglia però si oppone a questo trasferimento per via della tenera età del figlio e del grosso trasferimento da affrontare, così convince il ragazzo ad accettare l’offerta del Montpellier, in modo da averlo vicino casa.
Cresce, nel senso letterario assieme a La Paillade, dove fa tutta la trafila nelle varie classi d’età, prima di finire sotto l’occhio di Renè Girard, che lo convoca in prima squadra e lo fa esordire contro il PSG alla prima di campionato e per tutti i 90 minuti. Girard ha ben capito di avere in rosa più che una giovane promessa: il carisma del 19enne da la giusta garanzia al mister per puntare forte su di lui. Il tecnico ha bisogno nel suo undici del classico numero 10 funambolico, adattabile in vari ruoli all’occorrenza, che da un momento all’altro con una giocata improvvisa sposta gli equilibri di una gara, e magari che abbia il vizietto del gol: Younès è proprio ciò che fa al caso suo, così per il giovane appena sbarcato tra i grandi la prima stagione si chiude con 33 presenze e una rete al Marsiglia, che tanto l’aveva corteggiato quand’era ancora tredicenne.
Contemporaneamente il ragazzo è chiamato a fare una scelta di vita importante, avendo doppia cittadinanza deve scegliere nazionale, la Francia dei prestigiosi Bleus o il modesto Marocco dei Leoni? Sceglie la seconda, forse per rivendicare la patria dei genitori o più cinicamente per paura di non rientrare nei piani dei galletti, comunque una scelta audace.
Il Dinosauro continua a crescere di pari passo al progetto di bel gioco di Girard, e nella stagione 2011/12 accade l’impensabile. Il 20enne Belhanda fa una stagione strepitosa (12 reti e 6 assist), ma non è il solo, tutta la squadra trascinata dalle sue giocate e dai gol di Giroud fa un campionato sopra le righe vincendo per la prima volta nella sua storia la Ligue 1, lasciando a bocca asciutta le grandi blasonate di Francia.
Adesso che gli anni di Bim Bum Bam sono finiti a fare il botto in questo calciomercato sarà proprio lui e chi lo acquisterà, dopo la quarta stagione con il Montpellier vissuta come le altre tre ad alti livelli, e dopo essersi mostrato a suo agio anche nelle competizioni europee, sarà oggetto del contendere dei migliori top club europei. I rumors dicono che il giovane marocchino scatenerà più di un derby di mercato, tra Inter e Milan, tra Galatasaray e Fenerbaçhe, tra Arsenal e Tottenham, passando per la concorrenza di Atletico Madrid, Lazio, Lione, PSG e Marsiglia.
Sarà protagonista assoluto sulle scrivanie di numerosi ds, si potrebbe anche creare una telenovela estiva: Ti voglio in squadra Younès, con riferimento sempre a Denver, beniamino e portafortuna del talento marocchino tutt’altro che giurassico Younès Belhanda, il dinosauro linea “verde” della Meglio Gioventù.
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