ADL e la rivoluzione del calcio: “Due gironi da 30 squadre senza retrocessioni”

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de-laurentiis1In una lunga intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’, Aurelio De Laurentiis ha parlato del magic moment vissuto dal suo Napoli: “E’ un momento importante, e voglio lanciare il marchio del Napoli nel mondo, dove sono presenti tanti nostri tifosi“. Il patron della squadra campana ha poi commentato il futuro di Mazzarri e Cavani: “Spero che il nostro mister rimanga da noi il più a lungo possibile. Ogni tanto abbiamo divergenze ma sempre nel rispetto reciproco. Cavani? L’ho blindato con la clausola rescissoria, se poi qualcuno potrà permettersi di pagarla e se ad Edinson andrà di trasferirsi altrove, ne parleremo. Insigne lo voleva la Roma“.

De Laurentiis è tornato poi sulle polemiche scatenate dalla Juventus dopo il match contro il Genoa: “Marotta dice che Guida è napoletano, ma era napoletano anche quando non ha dato rigore per fallo di mano di Vucinic nel primo tempo. Ad ogni modo non voglie dire altro sua una questione non creata da noi“.

Il numero uno degli azzurri ha anche proposto una rivoluzione per il calcio: “Servirebbe che sessanta squadre si dividessero in tre gironi da venti o in due gironi da trenta, nessuna retrocessione: chi sbaglia, va fuori, semplicemente. Capisco però che il momento è economicamente duro, e chi non arriva a fine mese non può andare allo stadio. Ecco perchè la Serie A dovrebbe tornare agli anni ’80, quando si giocava di  meno. Bisogna però legiferare a dovere anche sugli stadi, e renderli più vivibili e moderni. Ed attenzione anche alla tecnologia: anni fa parlai di stadio virtuale e mi presero per matto. Adesso le partite vengono viste sull’Ipad“, ha concluso De Laurentiis.

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