Quinta vittoria consecutiva per gli uomini di Massimo Oddo (ora quarti), che celebrano gli 80 anni del Pescara
Il Pescara celebra i suoi ottanta anni, con una festa prima dell’inizio della partita. Poi però arriva la “torta”: una vittoria preziosa contro una diretta avversaria per i play off. Pescara e Brescia sono due formazioni piuttosto simili. Entrambe puntano su giocatori molto giovani e si giocano le partite a viso aperto e con azioni in velocità. All’andata, nella sera dell’8 dicembre scorso, il Brescia aveva vinto, meritatamente. In quella partita si era messo in luce il giovane Mazzitelli, che anche oggi non ha sfigurato, fatta eccezione per il cartellino rosso per somma di ammonizioni al ’91.
Le parti si sono invertite nella partita di oggi. Il Pescara si è presentato con un 4-3-1-2 collaudato, con Pasquato alle spalle di Caprari e Lapadula. Il tecnico delle “Rondinelle” Boscaglia ha risposto con un finto 4-3-3, visto che i due attaccanti esterni hanno fatto molto più copertura che fase offensiva, avanzando rapidamente solo nei contropiedi. Dopo un avvio con azioni pericolose da una parte e dall’altra (bellissima tra l’altro la semirovesciata di Lapadula deviata in angolo) il Brescia è passato con una botta dalla distanza di Dall’Oglio.
Da quel momento il Brescia non ha lasciato più spazi all’avversario, che ha tentato di ragionare e di cercare spiragli, senza successo. Nel secondo tempo, Massimo Oddo ha inserito Verde al posto di Torreira, per avere più spinta sulla fascia destra. Ha poi istruito i giocatori, come si è visto in campo e come ha detto nelle interviste, a giocare più in verticale e a cercare la porta con due-tre passaggi. I risultati si sono visti subito. Il Delfino è partito a razzo e ha dominato lungo tutto l’arco del secondo tempo. I padroni di casa sono andati vicinissimi al goal in tre-quattro occasioni, con un paio di salvataggi sulla linea.
Il vantaggio del definitivo 2-1 è arrivato con un colpo di testa di Lapadula, ormai pronto per gli Europei, potenzialmente. L’Italo-Peruviano è giunto ormai a 24 centri, uno più bello dell’altro. Sul goal Boscaglia reclama un fallo dell’attaccante. Nel finale sono stati espulsi Memushaj e Mazzitelli e vi sono state sortite offensive da una parte e dall’altra, ma al triplice fischio finale ha decretato la vittoria dei biancazzurri, che hanno meritato ampiamente di vincere. Una curiosità finale: in tribuna c’era Paolo Calabresi, il noto attore televisivo e cinematografico; suo figlio Arturo, difensore centrale, ha giocato da titolare oggi nel Brescia, con una bella prestazione. Il fratello di Paolo è Mario Calabresi, direttore de “La Stampa”, importante giornale di Torino. Entrambi sono figli del commissario Luigi, Calabresi, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1972.