Tifosi del Saint-Etienne in protesta contro il PSG. Insultano la proprietà ed espongono striscioni con chiari riferimenti al terrorismo
I proprietari del Paris Saint-Germain sono furiosi. Il patron Nasser al-Khelaifi e la dirigenza qatariota hanno mostrato il loro disprezzo e la loro incredulità dopo la partita vinta per 2-0 contro il Saint-Etienne allo stadio ‘Geoffroy Guichard’ a causa dei tifosi di casa che hanno esposto degli striscioni molto pesanti contro la dirigenza parigina.
I tifosi del Saint-Etienne sono sembrati agguerriti e la loro protesta si è rivolta in particolare i divieti agli ultras imposti dalla federazione francese ma alcuni striscioni hanno anche mostrato esplicite allusioni al presunto finanziamento della jihad da parte del Qatar. La protesta è iniziata con due minuti di silenzio e con l’esposizione di uno striscione che recitava la frase: “Due minuti per mostrare ai qatarioti cosa hanno fatto a Parigi”.
Ma le contestazioni non sono certo iniziate adesso. Dopo la legge del 2010 che tiene i gruppi organizzati fuori dagli stadi e che assegna posti in modo assolutamente casuale agli spettatori, si è aggiunto il divieto di megafoni, tamburi e fumogeni al Parco dei Principi. E proprio in riferimento al maggiore degli stadi francesi un altro striscione, con riferimento non casuale agli attentati di Parigi, recitava “Il Parc è diventato un cimitero, i vostri soldi non li porterete in paradiso. Pray for Paris”.
Al-Khelaifi ha ovviamente esposto le sue proteste i dirigenti avversari, chiedendosi come degli striscioni di quel tipo possano essere stati approvati e fatti entrare allo stadio e addirittura esposti sui cartelli pubblicitari a bordo campo. Secondo quanto riportato oggi da ‘LEquipe’ le rimostranze sono arrivate in Lega Calcio ed è già stata avviata una inchiesta disciplinare che farà luce sulla situazione e sulle eventuali conseguenze.