Il difensore del Sassuolo parla della corsa scudetto e candida il Napoli come vincitrice. Spiega poi il segreto di Maurizio Sarri
Ha vestito la maglia del Napoli dalle giovanili fino al 2014, seppur con una parente di sei stagioni che lo ha visto indossare le maglie di Parma e Verona. Oggi Paolo Cannavaro è un pilastro nella difesa del Sassuolo ma non nasconde il suo tifo e il suo affetto per Napoli, che è anche la sua città d’origine.
Nella sfida di sabato sera però, la prima del girone di ritorno della Serie A, Cannavaro non potrà esserci. “Mi dispiacerà non poter giocare al San Paolo per squalifica, per me sarà comunque una serata particolare. Tra le squadre di alta classifica il Napoli è la più completa, ma per scaramanzia da tifoso non parlo di Scudetto. Lotteranno fino alla fine per vincere il torneo, sabato però non sarà facile avere la meglio su di noi”, dice il 34enne ai microfoni di ‘Radio Marte’..
Cannavaro parla anche dell’avvincente corsa scudetto e candida il Napoli per la vittoria finale. “L’Inter? E’ una squadra che si affida troppo ai singoli, trionfare a San Siro è stato doppiamente bello. La Roma e la Juventus non mi hanno destato una grande impressione, mentre la Fiorentina è l’unica che gioca bene come il Napoli”, confessa.
Infine il difensore del Sassuolo spiega il segreto di questo Napoli e del suo allenatore. “Sarri è stato umile capendo che bisognava cambiare modulo, lì è cambiato tutto. Ai tempi di Benitez la fase difensiva veniva presa molto poco in considerazione, ogni tecnico però ha il suo modo di allenare. Reina è un leader dello spogliatoio, Koulibaly è migliorato tanto. La mia vittoria è stata quella di lasciare un ottimo ricordo, ancora oggi ricevo diversi complimenti da tutti i tifosi azzurri”, conclude.