Il bianconero Claudio Marchisio ha fatto il punto della situazione in casa Juve che, dopo un avvio di certo non facile, sembra aver ritrovato la forma migliore
Rispetto a un mese fa, la classifica comincia ad avere un aspetto più consono alle ambizioni bianconere. Ma chi pensa che la Juve possa ora tirare un po’ il fiato dopo la rincorsa, si sbaglia di grosso.
Claudio Marchisio, intervenuto ai microfoni di “Filo Diretto” su Jtv, manda un messaggio chiari alle dirette concorrenti: la Juve punta ancora allo scudetto. “C’è stata una grande risposta iniziale alle difficoltà, soprattutto dall’interno dello spogliatoio – spiega – La rimonta non è ancora fatta, il calendario è lungo. Ma l’orgoglio e l’impegno dell’ultimo mese sono da Juve. Dobbiamo avere ora la forza e l’energia per continuare come fatto nell’ultimo periodo. La stagione è ancora lunga, chi è sopra di noi sta facendo un gran campionato, siamo dietro ma dobbiamo dare di più che negli altri anni”.
Con le partenze di Pirlo, Vidal e Tevez, i nuovi arrivati – specie all’inizio – hanno faticato più del previsto, ma pian piano pare stiano dando le risposte che in molti si aspettavano: “Tutti quanti si sono messi subito a disposizione, arrivando in un gruppo già formato da 4 anni – ricorda Marchisio – Come si insegna ad amare questa squadra ai nuovi arrivati? Non c’è bisogno di discorsi: i nuovi lo vedono subito, dall’atmosfera coi tifosi fino allo spogliatoio”.
La Juve è, adesso, attesa da un ciclo importante di gare: venerdì, infatti, c’è il difficile impegno di Roma, contro la Lazio; martedì il Siviglia in Champions, poi la Fiorentina in campionato e quindi il derby di Coppa Italia col Torino. “Con la Lazio è sempre una partita difficile ma abbiamo due giorni in più rispetto al solito e ci stiamo preparando bene. Il derby? E’ una partita da dentro fuori, e da alcuni anni è ancora più bello e agguerrito”.
Per quel che riguarda, invece, la gara contro il Siviglia, Marchisio ha aggiunto: “Vogliamo vincerla per raggiungere il primo posto in classifica nel girone”. Insomma, le ambizioni della Juve restano alte. “In qualsiasi società è difficile scegliere che trofei vincere. Io mi gioco tutto, non scenderei a patti”, afferma il “Principino”, sempre più uomo simbolo della Juve. “Ripenso a volte che giocare qui era il mio sogno da bambino, e tuttora lo sto vivendo – aggiunge – Ho avuto la fortuna di avere una famiglia e una società che mi hanno insegnato ad avere responsabilità”.
