Serie A, da Kondogbia a Dybala: come si comportano i nuovi acquisti?

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Da Kondogbia a Dybala, ad un mese dall’inizio del campionato andiamo a valutare il comportamento dei protagonisti del calciomercato estivo

Sia chiaro, un mese non è certo sufficiente per emettere sentenze definitive in alcun contesto, men che meno in quello calcistico. Tuttavia, a poco più di trenta giorni dalla chiusura del calciomercato, andiamo ad analizzare il comportamento tenuto sul campo dai gioco da quelli che sono stati i grandi protagonisti della sessione estiva. E’ risaputo che, la stagione da poco iniziata, ha i visto i club italiani protagonisti sul mercato come non accadeva da anni. Sono state spese centinaia di milioni, che hanno consentito di portare in Serie A campioni che, da qualche tempo, non avevamo l’onore di vedere in azione dalle nostre parti. Ma non solo di campioni parliamo, a prescindere dal grado di grandezza dei giocatori comprati, le cifre spese sono state ingenti. Ma, ad oggi, in quanti hanno giustificato tali investimenti? E quali, invece, sono stati gli affari più convenienti conclusi dai dirigenti in azione? Andiamo a valutare, ribadendo che, da qui ai prossimi mesi, ogni cosa potrà cambiare, sia in un senso che nell’altro.

Rimandati: In estate sulle copertine dei giornali c’è finita più di ogni altra l’Inter che, di fatto, ha messo a disposizione di Mancini ogni giocatore da lui richiesto. Il più costoso di tutti è stato Geoffrey Kondogbia, per il quale sono stati versati al Monaco 36 milioni di euro, con tanto di ‘scippo’ last minute al Milan, che aveva in mano l’accordo con il giocatore. Ad oggi, però, il francese ha inciso sul rendimento dei nerazzurri come un giocatore normale e nulla più. Per intenderci, non ha giocato male, eccezion fatta che per la scellerata partita casalinga contro la Fiorentina, dove tutta la squadra è però andata in barca. Tuttavia, non ha aggiunto nulla di particolarmente positivo al centrocampo nerazzurro, e questo, per un giocatore costato così tanto, non è certo elemento positivo. Inoltre, il francese è stato di recente escluso dalle convocazioni del Ct Deschamps per la nazionale transalpina, ad ulteriore testimonianza delle performances poco convincenti di Kondogbia. Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda il protagonista della più lunga e tormentata telenovela di calciomercato degli ultimi tempi: parliamo di Ivan Perisic, preso dal Wolfsburg per 18 milioni. Il croato, sul quale c’erano e ci sono tuttora grosse aspettative, non ha ancora strappato applausi al pubblico di San Siro, barcamenandosi in una mediocrità che, considerate le sue qualità, non gli appartiene. Rimandato anche Andrea Bertolacci, pagato 20 milioni di euro alla Roma dal Milan, il cui rendimento è stato condizionato, tra le altre cose, da un infortunio che lo ha messo fuori dai giochi per oltre un mese.

La delusione più grande, ad oggi, si chiama però Edin Dzeko: l’attaccante bosniaco, costato alla Roma 18 milioni di euro, è stato accolto nella Capitale come il salvatore della patria. Accoglienza giustificata dai numeri tenuti in carriera, con straordinaria costanza, da uno dei centravanti più validi del panorama calcistico europeo. Eppure, dopo una partenza che sembrava promettere sfracelli, con tanto di goal alla Juventus, Dzeko si è come bloccato, apparendo un po’ fuori dagli schemi e mostrando parecchia fatica nel concludere qualcosa. A complicare le cose, l’infortunio rimediato sabato scorso contro il Carpi, per il quale dovrà rimanere fuori almeno un mese. Non pervenuto un altro pezzo da novanta, vale a dire Alex Sandro, per avere il quale la Juve ha speso 26 milioni di euro. Il Porto, ad affare concluso, ha stappato champagne, convinto di aver fatto l’affare. Finora l’esterno mancino brasiliano, il cui potenziale è di quelli importanti, ha giocato poco e nulla, lasciando intravedere sprazzi della sua bravura.

Chi invece ha giocato, alternandosi tra alti e bassi, è stato Mario Mandzukic, altro fiore all’occhiello della campagna acquisti della Juventus, che lo ha pagato 18 milioni di euro all’Atletico Madrid. Il bomber croato, dopo aver lasciato il sigillo in Supercoppa, ha avuto qualche difficoltà di troppo in campionato, segnando invece nella vittoriosa trasferta di Champions League contro il Manchester City. Chiaro che le prestazioni di un attaccante dipendano anche dal rendimento della squadra e la Juve, in campionato, ha brillato poco. Poi anche lui si è fatto male e lo ritroveremo, salvo novità, tra un mese. E non meglio ha fatto Luiz Adriano, preso dal Milan per dare manforte all’attacco, con in dote un bottino impressionante di goal segnati con lo Shakthar Donetsk. Vero è che i rossoneri, per lui, hanno speso 8 milioni di euro, ma da un calciatore come il brasiliano ci si sarebbe aspettati qualcosa di più che un goal contro l’Empoli e tanta buona volontà. Parliamo di giocatori, per inciso, dal valore indiscutibile e che, con tutta probabilità, sapranno giustificare, sul campo da gioco, le cifre spese per portarli a casa. Nessun atto d’accusa, insomma, una constatazione di come, ad oggi, i grandi acquisti stiano faticando non poco.

Bocciati: Vero è che abbiamo puntualizzato come un mese sia termine di tempo troppo breve per emettere giudizi definitivi. E tuttavia ci sono un paio di elementi che, allo stato attuale delle cose, sembrano avere davvero pochissime chanches di rifarsi. Dispiace menzionare Mirko Valdifiori che, a 28 anni, sta avendo la sua prima esperienza in una grande squadra. Al Napoli, che la ho pagato 5,5 milioni di euro, dopo i fasti vissuti in comune ad Empoli lo ha voluto fortemente Maurizio Sarri che, dopo avergli dato qualche possibilità, sembra averlo relegato al ruolo di riserva. Poco criticabile la scelta, considerato anche l’alto rendimento avuto dai vari Allan e Jorginho. E peggiore sembra essere la situazione di Martin Montoya, un vero e proprio equivoco. Voluto da Mancini per dare qualità e quantità alla corsia laterale destra della difesa nerazzurra, dopo un paio di prestazioni ‘morbide’ nel precampionato, è stato accantonato con nessuna possibilità di potersi riscattare. E’ destinato a lasciare il nerazzurro già nel prossimo gennaio: poco male, visto che il Barcellona la ha ceduto solamente in prestito. Bocciato sembra già essere stato anche Ravel Morrison, centrocampista inglese che la Lazio ha prelevato a costo zero dal West Ham. Bersagliato nel corso della sua carriera da numerosi infortuni, l’inglese ha giocato pochissimo e male, con Pioli che non sembra vederlo neppure un poco. Da censura, e non ce ne voglia il diretto interessato, l’acquisto di Vlad Chiriches da parte del Napoli: 6 milioni di euro al Tottenham per un difensore del quale non si sentiva il bisogno.

Promossi: Ma a fronte di tanta precarietà, ci sono anche investimenti che, nell’immediato, hanno dato i loro frutti. Alla Juventus i 38 milioni di euro spesi per prelevare dal Palermo Paulo Dybala iniziano a fruttare. Il talentino argentino, dosato in questa fase iniziale della stagione da Allegri, ha subito mostrato di che pasta è fatto, esibendo tutte le proprie qualità e non palesando alcun timore reverenziale per il cambio di casacca. Bene anche Carlos Bacca, costato 30 milioni al Milan, che, pur non avendo ancora espresso tutto il suo potenziale, ha già lasciato il segno in più di un’occasione. Discorso simile per un altro colpaccio dei rossoneri, vale a dire Alessio Romagnoli, preso per 25 milioni di euro dalla Roma. Il ventenne difensore ha già dimostrato doti da leader, al punto da guadagnarsi i galloni di unico titolare indiscusso della retroguardia di Mihajlovic.

Segno positivo anche accanto all’acquisto di Stevan Jovetic, arrivato all’Inter dal Manchester City in prestito biennale: il montenegrino ha da subito fatto capire di poter incidere pesantemente sui destini nerazzurri. Goal, giocate di qualità, voglia di spaccare il mondo. Del resto, gli unici dubbi erano legati alle sue condizioni fisiche e sembrava andare tutto liscio, primo dell’ultimo infortunio muscolare, non comunque di grave entità. Ma in casa nerazzurra sono da applaudire anche le operazioni legate ai vari Miranda (12 milioni all’Atletico Madrid più 2 di bonus), Jeison Murillo (9,5 milioni al Granada) e Felipe Melo: quest’ultimo, in particolare, era stato accolto con qualche perplessità, per via anche della sua controversa esperienza alla Juve. Paradossalmente, essendo costato appena 3 milioni di euro, il vero valore aggiunto del centrocampo nerazzurro è ad oggi stato lui. Dubbi spazzati via anche per Mohamed Salah, comprato dalla Roma dopo una lunga querelle che ha avuto per protagoniste anche Chelsea, Fiorentina ed Inter: l’unica certezza dell’attacco giallorosso è in questo momento l’egiziano, imprevedibile, veloce e dal buon feeling con la porta avversaria. Per lui, tra prestito e riscatto, ratificato proprio ieri, al Chelsea andranno circa 20 milioni complessivi. Molto positivi anche gli acquisti di Daniele Baselli da parte del Torino (5 milioni circa all’Atalanta), Duvan Zapata da parte dell’Udinese (prestito biennale dal Napoli) e Allan da parte del Napoli (12 milioni all’Udinese).

Sorprese: Sono tanti i calciatori che, arrivati sotto traccia, stanno riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante in questa primissima fase di stagione. Su tutti Oscar Hiljemark del Palermo, giovane virgulto svedese che qualcosa di molto buono l’aveva fatta vedere al Mondiale Under 21 con la nazionale scandinava. Dopo le panchine iniziali, il ragazzo ha preso il comando del centrocampo rosanero, distinguendosi anche per un insospettabile capacità di andare a rete. Hiljemark è arrivato dal Psv per 2,5 milioni di euro. Bene anche Ali Adnan, primo calciatore iracheno della Serie A, che ha spazzato via all’Udinese ogni concorrenza per il ruolo di laterale mancino: ottima corsa, grande fisicità, buon tiro dalla distanza. Per averlo, i friulani hanno pagato al Caykur Rizespor 2,5 milioni di euro. Ottima impressione hanno ad oggi destato anche due giovani arrivati alla Lazio: Ricardo Kishna, cresciuto nel fiorente vivaio dell’Ajax cui sono stati versati 4 milioni di euro, e Sergej Milinkovic-Savic, strappato alla concorrenza della Fiorentina e preso dal Genk in cambio di circa 10 milioni di euro. Sorprendentemente positivo anche l’innesto del giovane Olivier Ntcham al Genoa, arrivato in prestito dal Manchester City. Appena 19 anni, il francesino si è sin qui ben disimpegnato sia quando impiegato sulla linea dei centrocampisti, che sulla trequarti, che anche e soprattutto tra le tre punte. Impressioni positive anche per Anthony Mounier del Bologna che, del resto, era reduce da un’importante annata vissuta al Montpellier, con cui ha segnato 9 goal in Ligue 1: per lui, sborsati appena 1,5 milioni di euro.

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