Serie B, Pescara-Salernitana: alcune considerazioni

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Granata bravi ed esperti, Delfino sprecone, finisce 1-1 il match tra Pescara e Salerniatana

Potremmo trasformare la partita di ieri in una fiaba di Esopo, con un Delfino giovane e spendaccione e un cavalluccio marino esperto e saggio. Non a caso, infatti, i simboli delle due squadre in campo erano il Delfino e l’Ippocampo, come si addice a due città di mare. Pescara e Salernitana hanno pareggiato 1-1 in un match molto bello, pieno di ritmo e giocato a viso aperto da entrambe le formazioni. Da una parte c’è stato un Delfino bello ma sprecone, dall’altro i Granata hanno compiuto un piccolo capolavoro: in 10 uomini per tutto il secondo tempo, hanno ribaltato lo svantaggio iniziale, giocando una discreta partita e mostrando carattere.

I biancazzurri hanno giocato una partita frizzante, hanno attaccato molto e giocato in velocità, mostrando buone doti tecniche. Nell’ambito di una prestazione abbastanza positiva, però, si possono rilevare almeno tre difetti. Sul goal subìto, infatti, c’era una responsabilità del portiere e della difesa. Nel primo tempo, negli ultimi dieci minuti, i difensori biancazzurri hanno allontanato il pallone un po’ a caso, rischiando di prendere un goal. Nel secondo tempo non hanno saputo concretizzare la superiorità numerica e il vantaggio psicologico di avere un goal in più; hanno prodotto molte azioni d’attacco in velocità con triangolazioni al limite dell’area, risultando però molto imprecisi negli ultimi passaggi.

La Salernitana, dal canto suo, è stata schiacciata nel primo tempo dalla maggior prestanza atletica della squadra di casa, me nel secondo tempo ha saputo reagire, raggiungendo il pareggio con Gabionetta e difendendosi bene negli ultimi 15-20 minuti finali, con Manolo Pestrin grande condottiero a fungere, per ordine di mister Torrente, da difensore centrale (lui che è un centrocampista centrale). Il Pescara ha senz’altro sprecato un’occasione ma il suo bicchiere comunque mezzo pieno. Il calice della Salernitana è del tutto pieno, invece, perchè ha pareggiato su un campo difficile e in 10 uomini per tutto il secondo tempo.

L’ingenuità di Schiavi di prendere il doppio cartellino giallo per un fallo di reazione è sicuramente una responsabilità che il giocatore dovrà prendersi perchè evitabile. Anche sul goal subito da Valoti ci sono chiare responsabilità sia dei portieri che della difesa e del resto, sul goal subito dal Pescara ad opera di Gabionetta, come abbiamo già detto, vale lo stesso discorso. La Salernitana ha confermato di avere un organico completo, forse il migliore, come giocatori di nome, insieme a Bari e Cagliari. Il Pescara ha denotato un po’ di immaturità. La manovra veloce è un pregio, ma è mancata una testa pensante in mezzo al campo, capace di non farsi prendere dalla frenesia. Cocco non era ancora al meglio e Sansovini era indisponibile. L’ingresso nel secondo tempo di Benali ha portato ordine e carisma.

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