Serie B, 2^ giornata: Pescara-Perugia, le voci dallo spogliatoio

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La gioia di Oddo, lo sfogo di Caprari, la fiducia di Bisoli: ecco tutte le dichiarazioni al termine del match Pescara-Perugia

Al termine dell’anticipo della seconda giornata Pescata-Perugia il primo a parlare in sala stampa è Massimo Oddo, che aveva vissuto un po’ nervosamente il pre-campionato e la prima cocente sconfitta del torneo contro il Livorno. Oggi è tornato a sorridere, conscio di aver recuperato lo spirito guerriero che il suo Pescara aveva mostrato tre mesi prima durante i play off: “sono contento perchè la squadra ha ritrovato la voglia di lottare”, ha esordito il tecnico. “Il fattore mentale conta molto. Abbiamo subito critiche pesanti durante la settimana, ci può stare, il gruppo le ha sentite ed ha reagito sul campo dimostrando il suo valore. Tutti i 14 giocatori che ho schierato oggi, tra quelli che c’erano dall’inizio e quelli che sono subentrati, si sono espressi bene. Dobbiamo rimanere concentrati ora e guardare avanti”.

LaPresse/Fabio Urbini
LaPresse/Fabio Urbini

“La forma fisica è più o meno la stessa, la preparazione è stata mandata avanti per più di due mesi, siamo pronti per affrontare questo lungo campionato. Per quanto riguarda la tattica, è cambiato solo il fatto che questa volta giocavamo in 11, mentre l’altra volta abbiamo subito una espulsione dopo 5 minuti”. Pierpaolo Bisoli, mister del Perugia, ha difeso la sua squadra nonostante la sconfitta: “abbiamo giocato bene, abbiamo lottato e corso contro una squadra difficile da affrontare. Abbiamo cercato di riaprire la gara nonostante il 2-0, ci siamo riusciti in parte ma il nostro gol è arrivato tardi. Nonostante tutto la squadra è rimasta compatta e non si è mai arresa, il Pescara è stato più bravo a sfruttare le azioni a suo favore, ma a mio avviso noi non siamo stati inferiori e c’è stato equilibrio”. 

LaPresse/Fabio Urbini
LaPresse/Fabio Urbini

“Io ho detto dall’inizio che ci sono quattro o cinque squadre più forti di noi, il Pescara parte favorito per la vittoria del campionato, noi no. Nonostante questo, sappiamo di essere forti e ci giocheremo le nostre occasioni fino all’ultimo respiro”. Gianluca Caprari è un ventiduenne fantasista del Pescara. Fece molto bene nell’anno della promozione con Zeman in riva all’Adriatico. Venne in Abruzzo dal vivaio della Roma e dopo una serie di prestiti è rimasto stabilmente nella città del Vate. Una parte della tifoseria lo ha un po’ preso di mira negli ultimi due anni per lo scarso feeling con il gol. Il ragazzo è bravo nel dribbling, nell’assist, è bello a vedersi ma spesso non ha trovato la giusta cattiveria sottoporta.

LaPresse/Fabio Urbini
LaPresse/Fabio Urbini

Stavolta si è sbloccato in una gara di campionato con un bellissimo gol in contropiede. Il suo urlo è stato liberatorio e si è tolto la maglia: una esultanza molto plateale, ha urlato come un pazzo. Lo stesso mister Oddo ha detto alla stampa: “guardatelo con benevolenza, si è voluto sfogare dopo tante pressioni ricevute. E’ un ragazzo serio e ha solo ventidue anni, questi slanci possono essere comprensibili”. Diamo a Cesare ciò che è di Cesare: Caprari è stato criticato un po’ troppo da una fetta della tifoseria, e lui ha confessato: “quando scendo in campo, sento spesso delle voci dal pubblico: “Oh no, ha messo Caprari”. Le stesse voci le sento quando subentro ad un compagno nel corso della partita “No, no, perchè lo fa entrare?” Ero un po’ stufo e con questo goal mi sono sfogato”

“Sono quattro anni che cerco di fregarmene delle critiche, poi però ho accumulato la rabbia e l’ho sfogata. Sento di essermi sfogato, piuttosto, se mi sono sbloccato con i gol lo vedremo sul campo”, dichiara sorridendo, con la pacatezza e il suo volto quasi timido che lo hanno contraddistinto da quando è giunto a Pescara. Una cosa è certa: se si sveglia anche Caprari e se la squadra gioca così, il Pescara inizierà davvero ad essere una macchina da goal.

 

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