La nuova Alfa Romeo Giulia rappresenta il modello dell’attesa rinascita della Casa del Biscione e sfida a viso aperto l’agguerrita concorrenza delle berline premium
Nella cornice del museo Alfa Romeo di Arese, con il sottofondo delle note di “Nessun dorma” intonate dal Maestro Andrea Bocelli, è stata presentata in modo solenne la nuova Alfa Romeo Giulia, l’atteso modello dell’agognata rinascita della Casa del Biscione che proverà a scardinare il dominio delle berline di segmento premium, guidate dalle tedesche Audi A4, Bmw Serie 3 e Mercedes Classe C. Dopo una progettazione e uno sviluppo frenetico, ma certosino, il tutto condito dalla massima segretezza, finalmente è stata svelata al mondo la vettura italiana più attesa degli ultimi anni, qualcosa di più di un semplice veicolo a quattro ruote, perché la nuova Giulia rappresenta al 100% l’anima sportiva che ha sempre caratterizzato la storia motoristica dell’Alfa e probabilmente dell’Italia intera.
Primo tassello di una serie di 8 modelli firmati Alfa Romeo che vedranno la luce nei prossimi anni, la Giulia è una berlina quattro porte lunga 4,7 metri, capace di trasmettere a chi la guarda potenza e seduzione che vengono sprigionate dalle forme modellate e decise del corpo vettura, specie da quel frontale che sembra voler aggredire la strada, oltre a nascondere la forza e la potenza dei suoi propulsori.
Dal punto di vista meccanico, la nuova Giulia disporrà di potenze fino a 510 CV: questo valore è relativo alla versione Quadrifoglio Verde, forte di un potente propulsore V6 3.9 litri biturbo, capace di offrire un rapporto peso-potenza di soli 2,99 kg/CV e un’accelerazione da 0 a 100 km/h effettuata in soli 3,9 secondi, roba da far impallidire la regina della classe, la Bmw M3, che con il suo V8 4.0 litri dispone di “appena” 431 CV e un rapporto peso-potenza di 3,52. La trazione posteriore e la perfetta distribuzione dei pesi (50:50), le dovrebbe regalare un equilibrio da sportiva di razza capace di offrire emozioni sia su strada che in pista.
Le sospensioni anteriori sono a doppio braccio oscillante e quelle posteriori sono di tipo Multilink, capacci di offrire al tempo stesso elevata tenuto e un comfort superiore, il tutto condito dalla presenza del differenziale con Torque Vectoring gestito elettronicamente. Il manettino “Alfa DNA”, ormai vero e proprio marchio di fabbrica dei modelli della Casa del Biscione, si arricchirà di nuovi funzioni e comprenderà i settaggi Dynamic, Natural, Advanced Efficiency e Race ( quest’ultimo solo per le varianti più spinte). Un’altra novità è rappresentata dall’aerodinamica attiva, con la presenza dell’Active Aero Splitter (probabilmente dedicata alla Quadrifoglio Verde): si tratta di un sistema elettronico capace di regolare a secondo delle esigenze del momento i profili aerodinamici in modo attivo per ottimizzare l’aderenza dell’auto, il tutto gestito da un sofisticato computer di bordo denominato Chassis Domain Control.
La produzione della Giulia dovrebbe partire a da metà ottobre nello stabilimento di Cassino (FR). La nascita di questo modello dovrebbe inoltre portare alla fine definitiva fine della Casa integrazione a partire dal prossimo gennaio che segnerà il ritorno all’orario full time di tutti i dipendenti: un’altra buona notizia.