Juve, dubbi su Mandzukic: il lato oscuro del croato bianconero

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Altro colpo della Juve, arriva Madzukic: il carattere del croato preoccupa i tifosi

La Juve continua a piazzare colpi di mercato. Dopo Dybala e Khedira, ecco il nuovo rinforzo: dall’Atletico Madrid arriva Mario Mandzukic. L’attaccante croato, forte fisicamente, è uno dei migliori centravanti d’area di rigore in giro per l’Europa. Un bomber di razza che ha realizzato oltre 200 reti. Mandzukic arriva a Torino dopo una stagione con i colchoneros: prima parte decisamente prolifica, finale di stagione con poche realizzazioni. In totale 20 gol con la squadra di Simeone, un bottino positivo che ha convinto Marotta a puntare su di lui. Il croato è un ottimo colpitore di testa e la metà dei suoi gol sono arrivati proprio grazie alle zuccate e negli ultimi 5 anni solo una volta ha segnato da fuori area. Con il Bayern ha conquistato il Triplete nel 2013 e ha aperto le marcature nella finale Champions contro il Borussia Dortmund.

Guardando esclusivamente le prestazioni in campo, la Juve ha fatto un affare. I primi dubbi, però, nascono dal punto di vista caratteriale e tattico. L’attaccante, infatti, ha un carattere molto forte e potrebbe minare la totale armonia dello spogliatoio juventino. Il gruppo di Allegri è molto unito e il tecnico bianconero dovrà stare attento ad inserire il croato in un ambiente, momentaneamente, perfetto. Mandzukic, inoltre, ha spesso avuto problemi con alcuni allenatori. Al Bayern, ad esempio, il rapporto con Guardiola non è mai decollato e con Simeone, invece, nell’ultima parte di stagione, si sono rotti gli equilibri iniziali, arrivando alla cessione. Il tecnico dell’Atletico, infine, l’ha scaricato.

Nel 2012, la bufera per il saluto nazista: il croato è stato apertamente criticato per essersi rivolto alla curva con il braccio teso dopo un gol al Norimberga. Fu aperta anche un’inchiesta. Il carattere particolare dell’attaccante preoccupa i tifosi bianconeri. Basta pensare alle gare nell’ultima edizione di Champions League tra Atletico Madrid e Juventus, inserite nello stesso girone. Il croato contro i difensori juventini, tra spintoni, gomiti alti e offese. Mandzukic e Chiellini hanno giocato spesso contro, tra Italia-Croazia, Juve-Atletico e Juve-Bayern, e i due giocatori hanno sempre avuto problemi tra loro, sopratutto con colpi proibiti negli scontri aerei. Da compagni di squadra, sperano a Torino, dovrebbe cambiare tutto. L’esempio di Tevez può far sorridere la dirigenza del club piemontese. Anche l’Apache è arrivato a Torino con un curriculum da ‘spaccaspogliatoio’. Poi, l’argentino ha conquistato compagni e tifosi.

Qualche dubbio anche dal punto di vista tattico. Mandzukic è abituato a giocare da prima punta centrale, fisso in area di rigore avversaria. Allegri dovrà essere bravo a inserirlo nella suo schieramento ideale, il 4-3-1-2. Morata, inoltre, si è abituato a giocare da prima punta in questa prima stagione alla Juve e, ora, con l’arrivo del croato, potrebbe cambiare nuovamente posizione, allontanandosi dalla porta e svariando alle spalle dell’ex Atletico.

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