Cda Milan, Galliani risponde agli azionisti: il super passivo di bilancio, Berlusconi e la cessione del club

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L’ad del Milan ha confermato i conti in rosso: Consiglio di Amministrazione in corso

In casa Milan è il momento dei conti. E’ in corso, infatti, il Consiglio di Amministrazione del club rossonero per l’approvazione del bilancio relativo al 2014. Adriano Galliani, come riporta Goal.com, ha anticipato:”Passivo da 91,3 milioni di euro”. All’Assemblea sono presenti 34 azionisti, detentori del 95% delle azioni della società milanese. Il bilancio è decisamente negativo ed è dipeso da questi principali fattori: la mancata qualificazione in Champions League, il personale tecnico e la gestione straordinaria. Alle casse del Milan è pesato considerevolmente anche il costo di Seedorf, esonerato ma ancora sotto contratto con i rossoneri.

LaPresse/Spada
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Galliani avrebbe risposto alle domande degli azionisti, spiegando: “I 21 milioni in più di debito sono tutti riferiti al 2013. Noi restituiamo il 2013. Quando ci si consolida. Fininvest ha ritenuto che il Milan non fosse consolidato. Dal 2013 viaggiamo con le nostre gambe. Non abbiamo più la possibilità di recuperare le perdite. Non ci consolidiamo per la prima volta (16.4 milioni) e restituiamo a Fininvest i benifici fiscali. I 7.5 sono gli enori del precedente allenatore”. L’ad del Milan ha sottolineato: “Senza queste novità, avremmo perso 46,4 milioni, che è quello che accade quando non si va in Champions League. Se l’avessimo fatta, avremmo avuto la stessa perdita degli anni passati. Dunque, ci sono poste non ordinarie e novità che hanno portato questo passivo”.

Svolta Milan, gli azionisti in ansia per il futuro della società

galliani inzaghiIl futuro incerto della società preoccupa gli azionisti, Galliani ha commentato: “Non sappiamo cosa succederà dal 2015 in poi e non è detto che se le cose dovessero andare in un certo modo, potremo recuperare sia i 21 che i 16 milioni. Non è una cosa irreversibile. E’ una cosa che ci auguriamo tutti che possa essere recuperata. Bisogna capire quando è il momento di mollare. Stiamo facendo gli stessi risultati del Milan di Farina. Se tutto va bene arriveremo tra il settimo e il decimo posto”. L’ad rossonero ha parlato anche della posizione di Berlusconi e dell’ipotesi della cessione: “La cosa che più preme a Silvio Berlusconi  è il bene del Milan, se mai si dovesse arrivare ad una cessione, cosa tutt’altro che certa, sarà per il bene del Milan. Non possiamo dimenticare tutti gli scudetti e le Champions vinte. Non possiamo rimanere con la memoria storica a Udine. Dobbiamo ricordarci di tutto quello che è successo in questi anni. Tutto quello che è stato fatto rimane. Sulla scelta del doppio amministratore delegato è una decisione dell’azionista principale”.

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