Lunga intervista di Mourinho al Daily Telegraph: “non sarò mai ipocrita con i media”
Josè Mourinho è uno degli allenatori più bravi al mondo. Il tecnico del Chelsea ha concesso una lunga intervista al Daily Telegraph, spiegando il suo calcio e ammettendo: “credo di avere un problema. Io continuo a migliorare in tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Dall’inizio c’è stata un’evoluzione in diverse aree, dal preparare la partita al leggere il gioco, fino alla metodologia di allenamento. Mi sento sempre meglio ma c’è solo una cosa che proprio non posso cambiare: non sarò mai un ipocrita con i media”.
L’allenatore portoghese ha dichiarato:“ho bisogno di stare da solo. So di avere almeno altri venti anni di calcio avanti a me ma mi sento una vecchia volpe, non c’è nulla che mi fa paura. So controllare le mie emozioni ma per farlo devo avere il bisogno di pensare. Non posso passare notti insonni per un infortunio o per la tattica, io devo anticipare i problemi e questo richiede tempo”. Mou ha poi aggiunto: “non ero pronto per aiutare quei bambini ma grazie al rapporto emotivo che sono riuscito a creare con loro ho avuto successo. Poi ho allenato i ragazzi di sedici anni ed ora i migliori giocatori del mondo. Quello che conta sempre è il rapporto, non è il singolo che vince ma il gruppo e serve quindi una relazione perfetta tra tutti. Wenger ha ragione ad esempio quando dice che il Pallone d’Oro è inutile, perchè è un premio individuale mentre il calcio è uno sport collettivo”.
Mourinho ha detto sulla nuova generazione di giocatori:“una volta i giocatori speravano di arrivare al ritiro sperando di poter essere ricchi, oggi invece voglio essere ricchi prima ancora di aver giocato la prima partita. Io ho allenato ogni tipo di ragazzo, conosco tutti i caratteri, l’unica cosa che non puoi dare ad un giocatore è il talento, però puoi lavorarci su”.
Infine, lo Special One ha schierato la sua top 11 con un 4-4-2: Cech, Zanetti, Terry, Carvalho, Gallas; Hazard, Lampard, Makelele, Ozil; Cristiano Ronaldo, Drogba.