Fiat 500 Vintage ’57, “il ritorno del mito” nel centro storico di Torino [FOTO e VIDEO]

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Dopo l’anteprima al Salone Internazionale di Ginevra ecco Fiat 500 Vintage ’57 a Torino

Si svolge oggi a Torino, presso il suggestivo Centro Storico Fiat di via Chiabrera 20, la presentazione alla stampa della 500 Vintage ’57, la nuova serie speciale che rende omaggio all’icona Made in Italy del 1957. Dopo l’anteprima mondiale al salone di Ginevra, il marchio sceglie il Centro Storico Fiat di Torino per svelare la nuova 500 Vintage ’57 alla stampa internazionale.

Non potrebbe esserci ubicazione migliore per il lancio di questa vettura in quanto dal 1963 l’affascinante museo ospita un’esposizione permanente che illustra la nascita e lo sviluppo tecnologico, sociale ed economico della Fabbrica Italiana Automobili Torino e che consente di scoprire la tecnologia Fiat in ogni ambito attraverso un enorme patrimonio documentale. Tra l’altro, al Centro Storico Fiat sono stati riprodotti alcuni ambienti che sono legati in modo indissolubile all’iconica 500 come dimostrano sia la linea di montaggio di Mirafiori, così com’era negli anni Cinquanta, sia l’ufficio del famoso Dante Giacosa che ideò la Nuova 500 del 1957. Disponibile esclusivamente nella versione berlina, la nuova serie speciale Vintage ’57 si caratterizza per un look rétro che richiama alcune peculiarità della vettura storica quali livrea azzurro pastello, ora abbinata al bianco di tetto, spoiler, antenna e specchietti;  selleria in pelle Poltrona Frau color tabacco o, in alternativa, in cuoio. Il tutto reso ancora più suggestivo dall’impiego dei loghi Fiat storici posti all’esterno e sul volante, oltre all’adozione della fascia bianca della plancia e dei cerchi in lega da 16″ bianchi e cromati che rinviano ai pneumatici di una volta.

150326_Fiat-500-Vintage-57_12Commercializzata in tutta Europa e disponibile in 12 colori di carrozzeria, la nuova 500 Vintage ’57 presenta alcune differenze nelle motorizzazioni e dotazioni, di serie e a richiesta, in modo da soddisfare le esigenze dei singoli Paesi. Nell’area EMEA il cliente può scegliere tra i propulsori benzina 1.2 da 69 CV, 0.9 Twin Air da 65 CV, 0.9 Twin Air da 85 CV e 0.9 Twin Air 105 CV, oltre al diesel 1.3 Multijet da 95 CV. Caratterizzata da un equipaggiamento di serie completo, la nuova serie speciale arricchisce la gamma 2015 di Fiat 500 che oggi si declina in due configurazioni (berlina e cabriolet), quattro allestimenti (Pop, Lounge, S e Vintage ’57), due trasmissioni (manuale o Dualogic) e sei motorizzazioni (ai propulsori della Vintage ’57 si aggiunge il 1.2 69 CV EasyPower alimentato a benzina/GPL).

 La nuova Fiat 500 Vintage ’57 è quindi il giusto tributo al mitico “Cinquino” che, dal 1957 e sino al 1975, ha contribuito a motorizzare un Paese in rapida evoluzione, diventando un’automobile di culto venduta in circa 3,9 milioni di unità. Una vettura certo essenziale, per molti aspetti spartana, ma anche la prima a rendere accessibile il privilegio della mobilità, il tutto in meno di tre metri di lunghezza. La 500 del 1957 era equipaggiata con un parsimonioso bicilindrico di 479 cm3 da 13 CV, che consentiva una velocità massima di 85 km/h. Per l’epoca, caratteristiche di tutto rilievo.

 Nel corso dei diciotto anni di produzione, la 500 beneficiò via via di piccole migliorie riguardanti la tecnica e le dotazioni, ma non perse mai la propria peculiarità di vettura interclassista. Nel 1972, in contemporanea con la presentazione della 126, sua erede, venne lanciata l’ultima 500, la “R”, che in tre anni fu prodotta in oltre 340.000 unità. Rimaneva un’automobile di successo, anche se i tempi stavano cambiando. Tuttavia, la sua storia era destinata a proseguire.

A cinquant’anni dal lancio della prima edizione del modello, nel 2007 Fiat accelerò verso il futuro materializzando un nuovo modo di intendere l’automobile: nacque così la nuova Fiat 500, il manifesto della “nuova Fiat”. Il tutto nel pieno rispetto della più autentica tradizione del marchio, ovvero rendere disponibili a tutti l’accesso a tecnologie e contenuti mai offerti prima nel segmento. Insomma, se nel 1957 la Nuova 500 inventò un segmento, nel 2007 la nuova 500 lo trasformò e arricchì con una lunga serie di primati. Per la prima volta, un’automobile propose una gamma di motorizzazioni che rispondeva ai più severi parametri ecologici e di sicurezza ancor prima della loro messa in vigore. Già Euro 5 ready, 500 fu la prima compatta – in appena 3,5 metri di lunghezza – che conquistò le cinque stelle EuroNCAP, oltre che la prima a offrire sette airbag di serie e a rendere disponibile l’ESP su tutta la gamma. Robustezza strutturale, sicurezza attiva e passiva e dotazioni senza impatto sul prezzo: sicurezza a ogni costo, una decisione forte che confermava la volontà di Fiat di perseguire una strategia di leadership anche nell’ambito della protezione.

500 è stata e continua a essere un piccolo laboratorio di grande successo, sotto ogni punto di vista: è stata la prima vettura equipaggiata con i propulsori bicilindrici Twin Air, ma anche la prima vettura del marchio a utilizzare il proprio nome come logo, un brand nel brand, oltre che la prima della sua categoria a presentarsi fin dal suo esordio ricchissima di contenuti e con ampie possibilità di personalizzazione. Prodotta dal 2007 in Polonia e dal 2010 anche a Toluca (Messico), oggi la Fiat 500 è commercializzata in più di 100 Paesi nel mondo e ha segnato anche il ritorno del marchio Fiat negli Stati Uniti. Un modello globale, quindi, che ha già superato la quota di 1,5 milioni di immatricolazioni. Tra i segreti del suo successo vi è certamente la capacità di evolvere con nuove interpretazioni – dalla 500 Abarth (2008) all’ultima nata del 2014, l’esclusiva 500 “Ron Arad Edition” – ma anche di esplorare nuovi territori dando vita a una famiglia di vetture simpatiche e accessibili che assicurano la massima libertà di scelta e di utilizzo: sono nate così la 500L (2012), la 500L Trekking e la 500L Living (2013) e la nuova 500X (2014).

Oggi il testimone viene raccolto dalla serie speciale  500 Vintage ’57 che, da una parte, rende il giusto tributo all’icona del 1957 e, dall’altra, conferma l’indiscussa leadership di Fiat in questo segmento.

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