Il tecnico degli ucraini ha intrappolato i fenomeni del Bayern
Il divario tecnico tra il Bayern Monaco e lo Shakhtar è abissale. I bavaresi presentano una squadra fenomenale. La gara di andata degli ottavi di Champions League in casa degli ucraini, però, è terminata sullo 0-0 e la formazione guidata da Lucescu ha ancora opportunità di passare il turno dopo il pareggio interno senza gol al passivo. Il tecnico voleva proprio questo ed è riuscito a portare a casa un prezioso pari. La cosa importante era non prendere gol e la squadra ucraina è riuscita in questo intento. Il Bayern non rimaneva a secco da 4 mesi e questo evento raro è stato possibile grazie al lavoro geniale del mago Lucescu. L’allenatore rumeno è riuscito ad imbrigliare il Bayern, ingabbiando i campioni del Bayern. Ma soprattutto, lui che ha sempre offerto un bel calcio con le proprie squadre ha stravolto il carattere dello Shakhtar. Gli ucraini sono fermi da un po’ di tempo, perché in Ucraina il campionato è fermo, e hanno potuto preparare la gara minuziosamente e perfettamente. Lucescu è passato dal solito calcio champagne delle sue squadre, votate all’attacco e letali in contropiede, ad uno schieramento ‘cattivo’. Il tecnico ha puntato sull’agonismo e ha avuto ragione: contro i fenomeni non si può competere con la tecnica, ma con la tattica. Anche mentale. Botte, calci e provocazioni: così il mago Lucescu ha bloccato il Bayern Monaco e sogna di eliminarlo dalla Champions League. L’agonismo e la cattiveria dei giocatori dello Shakhtar hanno fatto perdere lucidità ai bavaresi, parecchio nervosi e poco brillanti. La sfida è stata molto accesa e l’espulsione di Xabi Alonso è il chiaro esempio.