L’avvocato Brusa rivela alcuni particolari su Ribery e il Pallone d’Oro e poi sulle scelte di un altro suo assistito, Rabiot
Frank Ribery aveva già in bacheca il Pallone d’Oro 2013 ma il gol qualificazione di Cristiano Ronaldo, che valse un posto ai Mondiali per il Portogallo, suggerì a France Football una nuova votazione, che premiò proprio il fuoriclasse del Real Madrid, maggiormente gradito non solo per la prestanza fisica ma anche perché, in quanto lusitano, più funzionale al lancio dei mondiali ‘Brasile 2014‘.
E’ la rivelazione fatta a Radio Radio dall’avvocato Carlo Alberto Brusa, ‘mandataire sportif’, operatore di mercato molto vicino al Psg e legale di Menez, Zidane, Deschamps e Ribery, nonché già consulente di Carlo Ancelotti nel passaggio dal Psg al Real Madrid: “Ribery ci è rimasto molto male e ancora rimugina sulla mancata assegnazione del Pallone d’Oro.Infatti, il trofeo assegnato da France Football era già suo, lo avevano addirittura già chiamato per le foto ufficiali, quando si è deciso di riaprire il voto per darlo a Ronaldo. Una scelta, questa, anche politica”: in quel momento infatti un Pallone d’Oro di bella presenza e di lingua portoghese avrebbe avuto un maggior appeal in vista dei Mondiali brasiliani. Come poi si è verificato”.
L’avvocato Brusa svela particolari inediti anche di altri calciatori, a cominciare da Rabiot, al centro del mercato estivo e conteso lungamente da Juventus e Roma: “La mamma, che non è il suo procuratore ma un consulente, lo ha convinto a rinnovare al Psg, mentre lui aveva già deciso di andare alla Roma. I familiari dei giocatori, avendo un coinvolgimento affettivo molto forte, non sempre suggeriscono la soluzione migliore per il futuro dei loro parenti”.