Nesta a ruota libera: “il Milan? Non può spendere. Balotelli? Niente di speciale”

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Arriva un altro rinforzo al Chennaiyin. E che rinforzo! Alessandro Nesta è pronto ad unirsi alla squadra di Marco Materazzi, sulla scia di molti altri campioni, come Del Piero e trezeguet, che hanno scelto la prima edizione della Indian Super League per continuare le loro carriere ormai quasi alla fine. Intervistato da Goal.com, nesta ha parlato molto del suo futuro, sul campionato indiano e sul Milan.

“L’Indian Super League? E’ una novità e attira tifosi e turisti, ma c’è anche da considerare il miliardo di popolazione che abita in India. E’ un po’ diverso”, dice riguardo al dato clamoroso che rivela come la ISL supera la nostra Serie A in fatto di spettatori. E aggiunge: Voglio allenare, sto studiando in maniera continua in Italia per prendere il patentino da tecnico. Non so quanto tempo ci vorrà, ma di certo è questa la mia scelta”.

p18i9s2givh7k3pdji7nh1bll3A proposito di grandi difensori, dice: “E’ diverso da prima. Dovrebbero imparare prima a marcare, non come giocare la palla. Io sono orgoglioso di aver fatto parte di una generazione in cui c’erano Cannavaro, Thuram, Costacurta, Maldini, Stam. Ognuno con uno stile diverso”. E dei candidati al Pallone d’Oro: “Voto Cristiano Ronaldo. Certo non è andato avanti col Portogallo ai Mondiali, ma la squadra lusitana, purtroppo per lui, non sembrava pronta per spingersi oltre. Lui e Messi sono sempre un gradino sopra gli altri”.

Un occhio alla Serie A e ai problemi del Milan, sua ex squadra: “Venti anni fa avevamo proprietari delle squadre che mettevano soldi dalle loro tasche. Ora le tasche sono vuote e senza progetti, marketing e stadi tutto risulta essere più difficile. Il Milan? “Di chi è la colpa? Di Inzaghi? Il vero problema è che il Diavolo non può spendere più soldi come prima. Se gli altri spendono 200 milioni e il Milan 5 c’è differenza…”. Si chiude con un pensiero su Mario Balotelli: “Non lo conosco e non posso parlare di qualcuno che non conosco. Come giocatore da quello che ho visto è normale, diciamo un buon giocatore…”.

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