Vieri su Moratti: “mi trattò da mafioso”

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Dichiarazioni di odio e amore di Christian Vieri nei confronti dell’ex presidente dell’Inter

Sei stagioni all’Inter, 123 reti in 190 presenze, Christian Vieri ha avuto un solo grande amore in carriera: la squadra nerazzurra, quella in cui ha giocato di più. Sfortunatamente l’ex centravanti italiano riuscì a vincere soltanto una Coppa Italia nel club milanese e quando venne a sapere che l’Inter lo pedinava ed intercettava la delusione fu enorme, come ha detto a La Gazzetta dello Sport: “Moratti era speciale, forte, decisamente forte. Ci sentivamo parecchie volte durante il giorno, anche alle 3 del mattino, ci confrontavamo su ogni cosa. Mi faceva sentire uno di famiglia. Insomma, stavo bene professionalmente e umanamente, e davo ogni mia energia per la squadra. Capite bene la terribile delusione nel momento in cui è emerso che mi pedinavano e addirittura intercettavano. Cavolo, queste sono cose che si fanno coi mafiosi”.

vieriBobo ha poi proseguito su Massimo Moratti, dimostrando grande maturità “se lo incontrassi gli stringerei la mano e lo abbraccerei anche. Lo ringrazierò comunque sempre: mi acquistò a peso d’oro dalla Lazio e mi ha permesso di vivere sei anni meravigliosi, travolto a lungo dall’amore della gente nerazzurra. Penso addirittura che mi amassero troppo. Però mi piaceva essere il loro simbolo, sentivo la pressione ma mi esaltava vederli tanto orgogliosi di me. Mi dicevano: ‘Con te possiamo fare la guerra a chiunque’. Era bello! Entravamo per il riscaldamento e lo stadio tremava, queste sono sensazioni che vanno oltre ogni trofeo. E solo la gente che era lì in quegli anni può capirlo”.

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