Inchiesta curve, gli ultras fanno ‘scena muta’: parla solo il ‘prestanome’

Nuovi aggiornamenti sull'inchiesta ultras: si è chiuso il cerchio sugli interrogatori dei 19 arrestati

CalcioWeb

Entra sempre più nel vivo l’inchiesta dopo gli arresti degli ultras di Inter e Milan. Con le ultime sei persone comparse davanti al gip di Milano Domenico Santoro si chiude il cerchio sugli interrogatori dei 19 arrestati nell’inchiesta della procura di Milano che ha azzerato i direttivi delle curve milanesi per presunte infiltrazioni criminali.

Davanti al giudice, presente anche il pm della Dda Paolo Storari per il quale è stata chiesta la scorta (la collega Sara Ombra è già destinataria da tempo di protezione), il nuovo capo della curva nerazzurra Renato Bosetti, così come Gianfranco Ferdico e Giuseppe Caminiti, detenuti a Opera, hanno fatto scena muta.

L’unico che ha deciso di ammettere le sue responsabilità rispetto all’accusa di intestazione fittizia è Cristian Ferrario (domiciliari) definito dall’accusa “il prestanome” di Andrea Beretta, altro volto noto della curva nerazzurra. E’ quanto riferito da Adnkronos.

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