San Siro, quale futuro? Ormai siamo al dunque

Quale futuro per lo stadio di San Siro? L'ipotesi San Donato, i confronti con il Coumune di Milano, ma Milan e Inter non vogliono mollare

CalcioWeb

La situazione è surreale, ma questa è. Due club storici del calcio mondiale, comunque ambiziosi su scala europea, come Milan e Inter ancora oggi non riescono a fruire di uno stadio di proprietà, con tutto ciò che la situazione comporta. L’ultimo giro di giostra di una quadriglia che ormai dura da anni porterà a stretto giro di posta nuovamente le rappresentanze dei due club milanesi davanti al Sindaco di Milano.

La soluzione paventata è San Donato, ma la verità è che Milan e Inter (soprattutto questa) non hanno intenzione reale di mollare San Siro e provano con ogni mezzo di portare a casa il massimo possibile.
Vero è che sono numerosi i templi storici del football europeo sacrificati sull’altare del calcio moderno e dei suoi ricavi massimizzati da stadi con determinate caratteristiche, ma San Siro presenta peculiarità specifiche e portatrici di valore di cui nessun altro impianto è titolare. San Siro è stato, ma soprattutto è, l’anima di Milano e si porta appresso gran parte della magia che genera in ogni gara di qualunque competizione il sold out.

Andare a San Siro” non è solo andare a vedere una partita, la più importante partita. È molto di più. Sarà la posizione, la centralità oggi ancor più accentuata dalle nuove fermate della metropolitana, ma i club sanno bene che spostarsi nell’hinterland è un rischio colossale per società abituate per ogni gara ad almeno 75.000 spettatori.

Ma si badi bene che la magia di San Siro non sta nell’impianto in se (per quanto bellissimo e carico di fascino) ma nella sua posizione, nel suo essere parte integrante, sul piano urbanistico, di Milano. Ecco che l’originaria proposta dei due club milanesi, di edificare il nuovo San Siro a fianco al vecchio era la migliore ma è stata stoppata dalle pastoie burocratiche tipiche italiane e dall’immancabile veto della solerte sovrintendenza.

La novità è che Inter e Milan hanno deciso di restare assieme comunque vada (anche perchè i costi di ristrutturazione di San Siro sono altissimi, vicini ai 700 milioni) e di continuare a condividere lo stadio che sperano possa essere il caro, vecchio, centenario San Siro, abbondantemente ristrutturato.

La palla è nelle mani del Comune di Milano che farebbe bene a non tirare troppo la corda sulle richieste (in fin dei conti darebbe uno stadio antico ai clubs e ne otterrebbe uno modernissimo) e, soprattutto, a dare un’accelerata a questi tempi biblici. Intanto, proprio per tutto ciò, l’ipotesi di ospitare la finale di Champions League del 2027 è tramontata, la speranza è che a breve per Milano e l’impiantistica del football italiano si apra una stagione diversa e si respiri un’aria nuova, anzi antica: il profumo di San Siro che possa rinascere, sopravvivere a se stesso e diventare modernissimo.

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