Paolo Ziliani attacca la Juventus: “lo strano caso Iling Junior”, i sospetti sull’affare

Il giornalista Paolo Ziliani continua ad attaccare la Juventus: nel mirino l'operazione Iling Junior

CalcioWeb

Paolo Ziliani non si risparmia e l’ultimo post pubblicato sul profilo X ha scatenato tantissimi commenti. Il riferimento è all’operazione Iling Junior. L’esterno era rientrato nell’operazione con l’Aston Villa con Douglas Luiz e Berrenechea ma adesso è stato subito ceduto dagli inglesi in prestito al Bologna.

Il giornalista ha alimentato i sospetti: “lo strano caso di Iling jr. ceduto all’Aston Villa per fare plusvalenza (fittizia) e subito rientrato in Italia in prestito al Bologna. Quando il 30 giugno la Juventus perfezionò l’affare Douglas Luiz inserendo a conguaglio Iling jr. e Barrenechea, sulla ridicolaggine dell’operazione (e il suo vero fine) avevo scritto un articolo. 

Molti mi chiedono un commento sullo strano caso di Iling jr., il 20enne esterno sinistro della Juventus ceduto il 30 giugno (assieme a Barrenechea) all’Aston Villa nel quadro dell’operazione Douglas Luiz e oggi già rientrato in Italia, in prestito al Bologna. Ma ogni commento sul modus operandi della Juventus è ormai una perdita di tempo”. 

I dettagli sull’operazione

“Ci risiamo: la Juve compra Douglas Luiz a 50, inserisce Iling e Barrenechea, mette a bilancio una plusvalenza di 17,4 e si compra K. Thuram. Anno nuovo, Juventus vecchia. La Consob l’ha invitata a rispettare il principio contabile internazionale IAS 38 ma lei se ne frega e continua a fare quel che le pare. “Sbaglia la Consob”, fa sapere. 

Perché la Juventus nel campionato 2022-23 venne penalizzata di 15 punti, poi ridotti a 10, dalla Corte d’Appello federale? Perchè metteva a bilancio plusvalenze fittizie. Perchè la Juventus è stata squalificata da tutte le coppe UEFA per un anno nella stagione scorsa, la 2023-24? Perché tra le molte irregolarità di carattere amministrativo metteva a bilancio plusvalenze fittizie.

Perchè la Juventus, che la Consob denunciò due anni fa dando il via a inchieste e processi penali e sportivi conclusisi tutti con condanne del club e squalifiche di anni ai dirigenti, è stata nuovamente oggetto di un procedimento aperto nei suoi confronti dalla stessa Consob che le contesta nuove irregolarità? Perché sta continuando a mettere a bilancio plusvalenze fittizie.

Perchè la Juventus, a dispetto delle sanzioni patite e delle squalifiche subite, continua a disinteressarsi delle direttive della Consob – in particolare in tema di applicazione del principio contabile internazionale IAS 38, che fa testo in tutto il mondo – e insiste nel mettere a bilancio plusvalenze fittizie sia per affari minori (lo scambio di un anno fa Dragusin-Cambiaso col Genoa), sia per affari più rilevanti (lo scambio ufficializzato ieri Douglas Luiz-Iling jr. + Barrenechea con l’Aston Villa), facendo i suoi magheggi alla luce del sole ed esponendosi al rischio di nuove sanzioni, che in quanto recidiva potrebbero rivelarsi più pesanti e penalizzanti sia in Italia che in Europa?

Perchè la Juventus il rispetto delle regole non sa nemmeno dove stia di casa: e dal suo punto di vista ha ragione. Se vince scudetti e incassa soldi facili per anni per poi finire in tribunale tutto sommato cavandosela benone (718 mila euro di multa sono stati sufficienti ad evitarle un processo che se celebrato l’avrebbe fatta sparire dal calcio professionistico; e l’anno trascorso senza proventi UEFA verrà subito medicato con i soldi del Mondiale per Club cui Madama prenderà parte proprio grazie ai punti conquistati negli anni scorsi illecitamente), se il gioco vale la candela, insomma, perchè cambiare gioco?

Plusvalenze fittizie faceva ieri (e l’altro ieri) Andrea Agnelli, ora sotto processo a Roma e personaggio sportivamente parlando morto e defunto vista la montagna di anni di squalifica collezionati per le più varie malefatte; plusvalenze fittizie continua a fare oggi Ferrero, il nuovo presidente, naturalmente col beneplacito dell’Ad Scanavino e con la benedizione dall’alto di John Elkann, a cui del calcio e delle regole del vivere civile interessa zero, ma dei soldi sì. E anche le briciole tornano comodo.

Per esempio, se scambi col Genoa Dragusin e ti prendi Cambiaso, che vale 8 mentre Dragusin vale 3,7, e sei tu che dai i soldi della differenza, te ne freghi e iscrivi ad attivo di bilancio una plusvalenza di 3,7 milioni (fasulli, perchè mai entrati in cassa) pari al valore del giocatore ceduto. Non si può fare, dice la Consob, è semmai il Genoa che avendo ricevuto nello scambio il conguaglio in denaro può iscrivere a bilancio, nel caso ci sia, la relativa plusvalenza.

E non è che la Consob ce l’abbia con la Juventus: semplicemente, esiste un principio contabile internazionale che si chiama IAS 38 e che obbliga non solo la Juventus ma tutto l’intero mondo a rispettare la regola. La Juventus però è fatta com’è fatta e dice no, la Consob si sbaglia, a me piace così e faccio le plusvalenze che voglio. E anche se sono io a mettere i soldi, faccio risultare che l’attivo in bilancio l’ho fatto io”. 

La situazione Juventus

“Venendo a oggi. Siccome la Juventus sa di avere la Consob che le sta addosso, adotta ora una tattica nuova: nei comunicati in cui annuncia le operazione di mercato portate a termine, per le cosiddette operazioni a specchio, di permuta di giocatori con conguaglio in denaro dato da una controparte all’altra, scrive che non di permute (scambi) si tratta, ma di “operazioni separate e distinte dal punto di vista sia contabile sia sostanziale”. Lo decide lei e così dev’essere: perchè la Juventus ha sempre ragione e se tutto il mondo segue le direttive della Consob, spiacente ma Madama fa come le pare e piace.

E così, tra domenica 30 giugno e lunedì 1 luglio, cioè ieri, primo giorno ufficiale di calciomercato, abbiamo appreso dalla lettura di una raffica di comunicati ufficiali che la Juventus ha acquistato dall’Aston Villa il giocatore Douglas Luiz per 50 milioni più 1,5 di oneri accessori; che ha ceduto all’Aston Villa il giocatore Iling jr. per 14 milioni realizzando una plusvalenza di 11,9 milioni; che ha ceduto all’Aston Villa il giocatore Barrenechea per 8 milioni realizzando una plusvalenza di 5,5 milioni; e che in tutta questa operazione la Juventus iscriverà ad attivo di bilancio una plusvalenza complessiva di 17,4 milioni (11,9 + 5,5) che utilizzerà subito – aggiungo io – per acquistare il francese Khéphren Thuram, valutato poco più di quella cifra.

“Si segnala – scrive la Juventus – che alla luce delle incertezze interpretative circa l’applicazione dello IAS 38 che regola la materia, la Società ha effettuato analisi preliminari per verificare la ricorrenza dei due requisiti necessari per la contabilizzazione delle operazioni (…) Tali analisi confermano allo stato attuale la sussistenza dei due requisiti richiesti”. Il che fa abbastanza ridere.

Il principio contabile internazionale IAS 38 non ha infatti alcuna “incertezza interpretativa” e tutti sono tenuti a rispettarlo; ma la Juventus dice di averlo attentamente letto e studiato e di aver dedotto che può fare in deroga, può fare come vuole. Come faceva Agnelli, per capirci.

Due anni fa l’intero CdA della Juventus, col presidente Agnelli in testa, veniva di colpo e interamente spazzato via dallo scandalo dell’Inchiesta Prisma che aveva smascherato anni e anni di bilanci truccati; ma in base all’assunto che tutto cambia affinchè nulla cambi, oggi il nuovo CdA della Nuova Juventus ha ricominciato a fare gli stessi sgarri alle regole della condannata, svergognata Juventus di ieri. E però è la Consob ad avere torto e siamo noi ad avere ragione, fanno sapere dalla Real Casa.

Per oggi è tutto. Ma se siete appassionati del genere Crime, mettevi comodi e preparate i pop corn: la nuova serie in bianco e nero è pronta. Sigla!”, conclude Ziliani.

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