Caso Sinner, Bortolotti: “solo un imbecille potrebbe doparsi col Clostebol”

Continuano ad arrivare le reazioni sul caso Jannik Sinner nel tennis: l'intervista di Bortolotti

CalcioWeb

Il caso Jannik Sinner continua a scatenare reazioni nel mondo del tennis. Il numero uno al mondo è stato trovato positivo a una sostanza in due controlli antidoping durante il torneo di Indian Wells ma scagionato dall’Itia, per assunzione involontaria.

Jannik Sinner “starà vivendo giornate molto stressanti. È un danno enorme per la tua immagine: quando è successo a me, ho subito pensato che avrei avuto difficoltà nel diventare allenatore, che è quello che vorrei fare”. Sono le parole alla “Gazzetta dello Sport” di Marco Bortolotti, n.87 Atp nel doppio e diretto agli Us Open dove giocherà con Flavio Cobolli.

Anche Bortolotti è stato indagato e prosciolto dalla Itia per un possibile caso di doping dopo l’uso di Clostebol. “In questi mesi mi sono informato molto, parlando anche con specialisti e seguendo lezioni da parte dell’antidoping: posso dire che un doping volontario con il Clostebol è da imbecilli. Non è uno steroide che ti dopa, ma – se vieni a contatto – potresti essere colpevole. È quello che è accaduto a Sinner, ma anche a me”.

Chi, tra i tennisti, condanna via social Sinner “è tutta gente invidiosa, che non sa di cosa stiamo parlando. Pensi che anche io, che ci sono passato, non so ancora esattamente cosa sia il Clostebol. Mi sono informato tanto e adesso penso di aver più diritto di parola di Kyrgios, che si esprime senza aver alcuna idea”.

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