Sinner positivo a un controllo: cos’è successo e il provvedimento

Sinner positivo a tracce di Costebol dopo un controllo: la situazione nel dettaglio

CalcioWeb

Jannik Sinner è reduce dalla fantastica vittoria all’ATP Cincinnati in finale contro Tiafoe ma le ultime ore sono state condizionate da una notizia: secondo la ‘Gazzetta dello Sport’ il numero uno al mondo è risultato positivo a tracce di Costebol, una sostanza proibita rilevata nelle sue urine in quantità infinitesimale, inferiore a un miliardesimo di grammo.

La positività gli era stata contestata dall’Itia dopo un controllo eseguito al torneo di Indian Wells. Dopo un’indagine è stato appurato che l’assunzione è stata involontaria e che Jannik Sinner è innocente. Il tennista italiano parteciperà agli US Open.

La International Tennis Integrity Agency ha deciso di togliergli i 400 punti della finale di Indian Wells e il relativo premio in denaro, circa 300 mila euro.

Il messaggio sulla pagina Instagram di Sinner

Ecco il comunicato sulla pagina Instagram del tennista: “Jannik Sinner è stato scagionato da ogni illecito dal Tribunale Indipendente Ad aprile Jannik Sinner è stato informato di essere risultato positivo a un oligoelemento di un metabolita della sostanza Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo).

A seguito di un’indagine approfondita ed approfondita, l’ITIA e Jannik hanno scoperto che la contaminazione involontaria di Clostebol è avvenuta attraverso il trattamento ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo preparatore atletico ha acquistato un prodotto, facilmente reperibile al banco in qualsiasi farmacia italiana, che ha dato al fisioterapista di Jannik per curare un taglio sul dito del fisioterapista. Jannik non ne sapeva nulla e il suo fisioterapista non sapeva che stava usando un prodotto contenente Clostebol.

Il fisioterapista ha curato Jannik senza guanti e, insieme a varie lesioni cutanee sul corpo di Jannik, hanno causato la contaminazione involontaria. Jannik ha collaborato pienamente con le indagini dell’ITIA fin dall’inizio. L’ITIA combatte la cattiva condotta nello sport e in particolare il doping. Le sue regole e i suoi processi sono eccezionalmente rigorosi e, a seguito di un’indagine forense e di un’udienza indipendente, il Tribunale Indipendente ha deciso che Jannik è innocente. Non ha colpa.

Tuttavia, data la natura di responsabilità oggettiva delle norme antidoping, accetta di perdere i punti del torneo di Indian Wells dove si è svolto il test. Jannik Sinner riconosce l’importanza delle rigide regole antidoping dell’ITIA per la protezione dello sport che ama.

“Ora mi lascerò alle spalle questo periodo impegnativo e profondamente sfortunato. Continuerò a fare tutto il possibile per assicurarmi di continuare a rispettare il programma antidoping dell’ITIA e ho una squadra intorno a me che è meticolosa nella propria conformità”.

L’avvocato di Jannik, Jamie Singer di Onside Law, ha commentato: “le regole antidoping devono essere molto rigide per essere efficaci. Purtroppo la sfortunata conseguenza è che, occasionalmente, atleti del tutto innocenti ne rimangono coinvolti. Non c’è dubbio che Jannik sia innocente”. in questo caso l’ITIA non ha messo in discussione questo principio chiave”.

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