Olimpiadi, il bilancio di Malagò: i quarti posti, i problemi di salute di Tamberi e l’attacco ad Abodi

Il bilancio definitivo sulle Olimpiadi di Parigi 2024: parla il presidente del Coni Giovanni Malagò

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“Abbiamo eguagliato il record di medaglie di Tokyo ma vincendo più ori e più argenti, e l’Italia è nelle prime dieci Nazioni della classifica, abbiamo scavalcato la Germania. E’ tanta roba”. Lo dice, al microfono di Rai Sport, il presidente del Coni, Giovanni Malagò dopo la medaglia d’oro delle ragazze della pallavolo. “Questa pesa, ho detto grazie a queste ragazze, allo staff tecnico e ad una federazione straordinaria”, aggiunge il numero uno dello sport italiano.

“Mi ha chiamato il presidente Mattarella e mi ha pregato di fare i complimenti a tutta la squadra femminile che ha vinto l’oro ai Giochi di Parigi 2024 e di allargare i complimenti alla federazione, al presidente Manfredi e al ct Velasco. Non ha perso nessuna partita delle ragazze ed è orgoglioso di quello che hanno fatto. Ha allargato a tutta la spedizione, agli atleti e alle altre federazioni i complimenti per i risultati ottenuti e ci ha dato appuntamento il 23 di settembre alle ore 11 per la riconsegna del tricolore al Quirinale con atleti olimpici e paralimpici”, continua Malagò.

L’attacco ad Abodi

“E’ stato fuori luogo che il ministro per lo sport Abodi a cinque giorni dalla fine delle Olimpiadi abbia sottolineato” in un’intervista che il ciclo del presidente del Coni, Giovanni Malagò, è al termine. “Sapendo che stava mettendoci la faccia, non è solo problema di stile, non lo avrei mai fatto, non me lo aspettavo da Andrea. Mi ha fatto molto piacere invece che oggi sia venuto ed era alla partita di pallavolo”, ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò a Casa Italia.

“Ciclo finito al Coni? Questa decisione eventuale di non cambiare la norma va contro il consenso del mondo dello sport. Se non fosse così sarebbe un colpo gratis cambiare la norma. Sapendo già che il rischio è che si ottiene più dei due terzi è evidente che questa scelta è contro consenso al mondo dello sport”, continua Malagò. “Il mandato del Coni scade il 30 maggio del 2025, ci sono ancora 10 mesi. Io racconto un aneddoto. Non è che il 1 giugno, si siede e inizia a dire facciamo questo o quello. Siccome sei un ente pubblico qualcuno deve andare a verificare tutto il percorso della dinamica elettorale e viene fatto con un decreto del presidente della Repubblica, del presidente del Consiglio e della Corte dei Conti, Noi siamo stati molto bravi ed è avvenuto tra settembre e ottobre, andando in continuità. Quante volte ci sono state delle nomine e l’operatività è avvenuta molto dopo? A quel punto siamo a circa 90 giorni dall’inaugurazione di Milano-Cortina, il 6 febbraio 2026. Il rappresentante del Coni è la persona che inaugura la sessione che apre i Giochi Invernali, faccio fatica a trovare qualcuno che sa dove mettere le mani su Milano-Cortina”, ha sottolineato Malagò.

I quarti posti

“Abbiamo vinto la speciale classifica dei quarti posti, che sono stati 20, abbiamo vinto la classifica, con 5 assimilabili, incredibile e 27 quinti posti. Questo ti fa capire quanto sia stata qualitativa questa spedizione. Sono molto orgoglioso che rispetto a qualche edizione fa, siamo un paese chiarissimamente e fortissimamente multidisciplinare come nessuno al mondo. E non eravamo così. Stiamo cercando anche un modo per celebrare questi quarti posti: nel Coni chi arriva quarto entra nel club olimpico”, ha aggiunto Malagò

I problemi di salute di Tamberi

“Le polemiche sui social sulla magrezza di Gimbo Tamberi? Devono parlare i tecnici, gli scienziati. Tamberi è seguito da persone competenti: io non mi sento di dare alcun giudizio, tantomeno negativo, su quello che è successo o fare una correlazione e inviterei la gente a non farlo”, conclude Malagò.

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