Imane Khelif è già sicura di una medaglia alle Olimpiadi di Parigi 2024 e nella giornata di martedì sarà chiamata dalla semifinale contro la thailandese Suwannapheng. Nel frattempo la Federazione internazionale di pugilato (Iba) torna all’attacco, accusando senza mezzi termini lei e l’altra pugile intersex Lin Yu-ting di essere “uomini”.
In una conferenza stampa a Parigi, con il presidente russo Umar Kremlev in videoconferenza, i dirigenti Iba hanno svelato i dettagli sugli esami. “Un primo test del sangue nel 2022 rivelò anomalie, poi confermate nel 2023: le due pugili presentavano un “cariotipo” anomalo, che indica che sono maschi”, ha dichiarato il presidente del comitato medico Ioannis Fillipatos.