Udine, il Comune nega il patrocinio per la partita Italia-Israele: due reazioni durissime

Il comune di Udine nega patrocinio per la partita Italia-Israele: continuano ad arrivare le reazioni

CalcioWeb

Ancora polemiche dopo la decisione del Comune di Udine di non accogliere la richiesta di patrocinio arrivata dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, per la partita Italia-Israele, in programma il 14 ottobre e valida per la quarta giornata del Gruppo B di Nations League.

“Il Comune di Udine non perde occasione per distinguersi in termini di faziosità e nella capacità di alimentare divisioni a senso unico, sempre dalla parte delle posizioni più estreme della sinistra. Non accorgersi che lo sport è un elemento di unione e dimenticare che Israele è la vittima del terrorismo di Hamas con 1500 innocenti uccisi è un segno grottesco di una caduta di civiltà che una città come Udine non merita di dover sopportare.

La città di Monfalcone sarebbe sommamente onorata ad ospitare l’incontro Italia Israele e si rende disponibile a offrire patrocinio e strutture per celebrare questo importante appuntamento sportivo”. Così in una nota Anna Maria Cisint, già sindaco di Monfalcone.

L’attacco di Procaccini

“Un altro campione di civiltà della sinistra, il sindaco di Udine che ha negato il patrocinio all’incontro di calcio tra Italia e Israele di Nation League. Un atto gravissimo che dimostra come a sinistra ci sia un odio verso Israele. Confondere lo sport con la drammaticità delle guerre sfruttandolo per scopi politici, nasconde un inaccettabile antisemitismo e l’ostilità verso Israele da parte della sinistra italiana.

Un atteggiamento irresponsabile che crea ulteriore inutile e pericolosa tensione, arrecando anche un grave danno di immagine alla città di Udine e ai suoi cittadini”. Lo afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo.

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