Bonucci senza freni: “la Juve una cicatrice che fa male. Allegri? Non lo chiamerei per un caffè”

Leonardo Bonucci senza peli sulla lingua: le parole dell'ex calciatore dopo il ritiro ufficiale dal calcio

CalcioWeb

Leonardo Bonucci si è ufficialmente ritirato dal mondo del calcio e valuta con attenzione il futuro. L’ex calciatore della Juventus e della Nazionale dovrebbe rimanere nel mondo del calcio in un altro ruolo. Nel frattempo il 37enne si è raccontato in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Un primo riferimento è alla lite con Allegri nel match Juve-Palermo: “una reazione istintiva che potevo gestire meglio. Le scelte invece sono state conseguenze di situazioni vissute che mi hanno migliorato come calciatore e uomo. In questi giorni ho avuto la riprova di essermi comportato in modo giusto nel gruppo. La parte più bella sono i messaggi privati dei compagni. Ho fatto una carriera bella da antipatico, però non ho mai messo una maschera. Sono sempre stato me stesso e, quando ho sbagliato, ho pagato le conseguenze”. 

L’addio alla Juventus e il rapporto con Allegri

“Una cicatrice che fa ancora male. Mi sarebbe piaciuto un finale diverso, però forse non è ancora arrivato. Dopo la rabbia iniziale ho riflettuto, ci siamo confrontati e rinunciare all’azione legale è stata la cosa giusta, perché per me la Juve è sempre stata tutto, da quando giocavo a pallone in camera con mio fratello. L’amore resta intatto”, sono le parole di Bonucci sui bianconeri.

Sul rapporto con Allegri: “ho parlato con lui l’ultima volta a maggio 2023 a Udine. Ognuno si comporta come meglio crede. Per ciò che abbiamo vissuto insieme, pur nei contrasti, penso che si potesse gestire tutto diversamente, anche il fatto di non volermi più in rosa. Se dovessi incontrarlo in un bar lo saluterei, di sicuro non lo chiamerei io per prendere un caffè”.

Sul futuro: “il mio sogno è alzare la Champions da tecnico della Juventus visto che non ci sono riuscito da giocatore. Se Giorgio dovesse essere l’a.d. il rapporto sarebbe doppio, professionale e d’amicizia… Prima però tutti e due abbiamo un percorso da fare”. 

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