Leverkusen, il ds Rolfes esalta l’Atalanta: “è una squadra di punta”

E' alta l'attesa per la finale di Europa League tra Atalanta e Leverkusen: le parole del ds Simon Rolfes 

CalcioWeb

Si avvicina Atalanta-Leverkusen, sfida valevole per la finale di Europa League. I tedeschi continuano la marcia inarrestabile e sono ancora imbattuti in stagione. La squadra di Xabi Alonso ha iniziato ad allenarsi per gli ultimi due impegni stagionali e le speranze di Triplete sono ancora vive.

Il direttore sportivo Simon Rolfes ha definito l’Atalanta “una squadra di punta” in un’intervista alla Dpa e ha aggiunto che “avremo bisogno di una prestazione di alto livello. Sono molto fisici, hanno molta potenza e segnano molti gol. È una finale europea. E lo si vede da tutta l’attenzione degli ultimi giorni”, ha detto Rolfes, aggiungendo che la sconfitta in semifinale dell’anno scorso contro la Roma è stata “una grande motivazione per quest’anno”.

“Il fatto che siamo arrivati ​​in finale dopo la semifinale dell’anno scorso è fantastico. Vincere il campionato tedesco era il sogno del club ed è per questo che è qualcosa di molto speciale. Ma anche una finale europea è davvero una grande soddisfazione”, ha aggiunto il ds ei tedeschi.

“La percezione del Bayer Leverkusen in Europa è complessivamente cambiata dopo questa stagione. Ma non quantificherei molto la spinta, perché l’estate scorsa abbiamo ingaggiato giocatori che non avremmo avuto l’opportunità di ingaggiare quattro anni fa”, ha detto.

Il punto sul calciomercato

“Lo sviluppo degli ultimi anni è positivo. I giocatori vedono che siamo un club attraente per avere successo, ma anche per svilupparsi e migliorare se stessi”, ha spiegato il ds. I calciatori Jonathan Tah e Jeremie Frimpong sono oggetto di voci di trasferimento. L’amministratore delegato del Leverkusen, Fernando Carro, ha detto che potrebbero vendere un calciatore per una cifra elevata per finanziare nuovi arrivi. Rolfes ha adottato una linea in qualche modo simile, dicendo: “ci rendiamo conto che non siamo alla fine della catena alimentare nell’ecosistema del calcio. Quando qualcuno se ne va, lo vediamo sempre come un’opportunità. L’interesse, non importa per chi, è sempre un segno di successo. Ecco perché non è un problema”.

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