Sono in corso valutazioni in casa Milan e il futuro potrebbe regalare sorprese sul fronte allenatore. La panchina di Stefano Pioli inizia a traballare e il prossimo match contro il Sassuolo potrebbe essere da dentro o fuori. L’inizio di stagione del club rossonero non è stato all’altezza e la classifica è sempre più preoccupante: il Milan occupa il terzo posto a -11 dalla vetta occupata dell’Inter e anche il quarto posto è a serio rischio, in più l’eliminazione dalla Champions League è una ferita ancora aperta.
Le voci su Antonio Conte: perché non è l’allenatore giusto
Antonio Conte è senza dubbio uno degli allenatori di calcio più rispettati e riconosciuti a livello internazionale e dopo un periodo di pausa è pronto a tornare in panchina. L’ex Ct della Nazionale è un profilo ideale per squadre che cercano una vittoria immediata e un successo a breve termine, il Milan invece potrebbe avere bisogno di qualcosa di diverso. Il club rossonero è in una fase di ricostruzione, con l’obiettivo di ripartire da una squadra giovane e competitiva per il futuro.
La necessità di un allenatore emergente
In questo contesto, ci sono due nomi emergenti che potrebbero rappresentare scelte ideali per il Milan: Roberto De Zerbi e Vincenzo Italiano. Entrambi hanno dimostrato grandi qualità tecniche e umane, ottenendo risultati notevoli con risorse limitate. Brighton e Fiorentina volano sulle ali dell’entusiasmo e sono apprezzate per il calcio propositivo.
Roberto De Zerbi, in particolare, è noto per il suo gioco offensivo e la sua capacità di far emergere il meglio dai giovani talenti e il percorso da allenatore è in costante crescita. Sullo stesso livello anche Vincenzo Italiano, il principale protagonista del rendimento sorprendente in casa Fiorentina.
Il Milan vanta calciatori del livello di Theo Hernandez e Rafael Leao, fortissimi ma in evidente involuzione non solo dal punto di vista fisico ma anche tattico. Scommettere su un allenatore emergente come Roberto De Zerbi o Italiano potrebbe essere la chiave per costruire una squadra giovane e rivitalizzare i calciatori più forti.