Dentro la crisi del Psg: una follia criticare Luis Enrique

E' un momento difficile in casa Psg: i motivi delle difficoltà e l'analisi della sconfitta contro il Newcastle

CalcioWeb

Il quinto posto in campionato e il secondo in Champions League non sono sicuramente un ottimo biglietto da visita per Luis Enrique. Il Psg è in difficoltà e l’inizio di stagione non è stato sicuramente all’altezza, ma la situazione deve essere valutata a 360° ed evitare di trovare nell’allenatore il principale responsabile. Dopo le ultime scelte disastrose, il Psg si è finalmente affidato ad un tecnico preparato e competente, in grado di aprire un ciclo vincente al Psg.

La squadra è recuce dal pesante ko contro il Newcastle con il punteggio di 4-1 e sul banco degli imputati è finito proprio il tecnico spagnolo per l’atteggiamento considerato troppo offensivo. Il Psg è sceso in campo con il 4-2-4. Siamo stanchi degli allenatori difensivisti, di quelli che pensano solo a ‘non prenderle’ e che aspettano le mosse degli avversari prima di attaccare e di proporre gioco. Luis Enrique è un allenatore moderno, ma soprattutto coraggioso. Il suo errore? Forse quello di trovarsi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.

Luis Enrique
Foto di Kimimasa Mayama / Ansa

Il Psg è una polveriera

Il Psg non è più quello degli scorsi anni, dal punto di vista tecnico ma anche degli investimenti. In più negli ultimi mesi lo spogliatoio del Psg è stato una vera e propria polveriera: dai casi Messi, Verratti e Neymar fino ancora a quello attuale di Mbappé.

L’attaccante francese è la punta di diamante della squadra ma il rendimento degli ultimi mesi è stato nettamente condizionato dai problemi fuori dal campo. E l’addio è sempre più probabile, forse già a gennaio o al massimo a giugno.

Il motivo principale dell’inizio complicato di stagione è da individuare nella forza dell’organico. Nel match contro il Newcastle è scesa in campo una squadra con tante lacune soprattutto dalla metà campo in poi. La difesa è affidabile (i 4 gol subiti contro il Newcastle non devono ingannare). Hakimi, Marquinhos, Skriniar e Hernandez sono calciatori all’altezza, lo stesso non si può dire per centrocampo e attacco.

A centrocampo Luis Enrique non ha tante soluzioni e deve affidarsi ad un 17enne come Zaire-Emery e 22enne come Manuel Ugarte, prelevato dallo Sporting Lisbona.

In attaco hanno giocato Kolo Muani (acquistato dall’ Eintracht Francoforte) e Dembele (una riserva del Barcellona fino a qualche mese fa). Infine Mbappé, forse il miglior attaccante in circolazione ma con la testa altrove. Le soluzioni in panchina si chiamano Mukiele, Pereira, Ruiz, Soler e Tenas. Troppo poco per una squadra come il Psg, troppo poco per sperare di vincere. E giù le mani da Luis Enrique.

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