Non si è giocata la partita Sepahan-Al-Ittihad, valida per l’AFC Champions League. Il motivo? La sfida è stata posticipata per la protesta dei calciatori ospiti che si sono rifiutati di scendere in campo per via di una statua installata a bordo campo e che rappresenta Qassem Soleimani, generale iraniano morto nel 2020 in Iraq a seguito di un attacco con droni ordinato dagli Stati Uniti.
La situazione è stata paradossale: già 60mila tifosi avevano raggiunto gli spalti del Naghsh-e-Jahan Stadium di Isfahan. L’Al-Ittihad aveva richiesto la rimozione della statua, ma la richiesta non è stata accordata. Il match è stato posticipato “a causa di circostanze impreviste”.
Inoltre la massima istituzione calcistica asiatica dichiara: “ribadiamo il nostro impegno nel garantire la sicurezza e l’incolumità dei giocatori, degli ufficiali di gara, degli spettatori e di tutte le parti interessate coinvolte. La questione verrà esaminata dalle commissioni competenti”.
Unbelievable: 60k in the stands waiting for Sepahan and Al Ittihad in a tremendous atmosphere, but Al Ittihad refuses to come up due to a statue of Kassem Suleimani that is placed on the sidelines. If the statue won’t be removed the Saudis won’t play. pic.twitter.com/56MBGUA0qL
— Uri Levy (@Levyninho) October 2, 2023