La Juventus ha deciso di abbandonare definitivamente il progetto della Superlega e proprio i bianconeri hanno comunicato di aver avviato la procedura per uscire definivamente dal progetto. I bianconeri rischiano l’esclusione dalla prossima Conference League e il passo indietro dalla Superlega è stato studiato per gettare acqua sul fuoco con la UEFA.
La mossa della Juventus non è stata apprezzata dall’ex presidente Andrea Agnelli. “La A22, la società creata per gestire gli interessi della Superlega, è sempre al lavoro. Agnelli e i suoi uomini stanno contattando club europei, anche medi, per coinvolgerli, ma le risposte sono negative. Questi club si chiedono perché due anni fa erano fuori da un torneo chiuso e ora sono invitati a lasciare l’Uefa. In realtà, sanno bene che lo scenario è cambiato, che il torneo chiuso è un autogol clamoroso perché mai l’Ue lo ammetterebbe, essendo contrario ai principi europei.
E che la nuova situazione è in realtà una lotta per il potere. Agnelli, Florentino, la A22, vogliono sostituirsi alla Uefa, essere loro gli organizzatori (privati) della futura Champions. Il 6 giugno la Juve ha comunicato la decisione di lasciare, ma prima c’era stata una telefonata di fuoco tra Agnelli, informato della decisione, e i nuovi dirigenti, ai quali l’ex presidente ha rinfacciato un atteggiamento medioevale”, riporta la ‘Gazzetta dello Sport’.