La Juventus deve fare i conti con il caso Suarez. Il riferimento è all’esame considerato ‘farsa’ che è andato in scena qualche mese fa. Dopo la rottura tra l’uruguaiano ed il Barcellona, il club bianconero si è fiondato sull’attaccante con l’obiettivo di regalare ad Andrea Pirlo un calciatore di assoluto livello. Gli accordi erano stati raggiunti, ma un ostacolo è sembrato subito insormontabile: il passaporto. Non ci sono stati i tempi tecnici e Suarez alla fine è stato costretto a rimanere in Spagna, sposando il progetto dell’Atletico Madrid.
Caso Suarez, le indagini
La notizia di oggi riguarda il provvedimento nei confronti della rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli, la sospensione è stata di 8 mesi. E’ stata tirata in ballo anche la Juventus, nel dettaglio la dirigenza bianconera si era attivata per accelerare il riconoscimento della cittadinanza italiana, sono state ipotizzate nuove ipotesi di reato. Suarez conosceva già i contenuti della prova, secondo quanto ricostruito. Anche i dirigenti bianconeri sarebbero indagati.
Cosa rischia la Juventus
Dopo lo scandalo passaporti del 2001, nel codice della Federcacio è stato inserito un articolo sull’ottenimento di cittadinanza atti ad eludere le norme. Stabilisce che “le società nonché i loro dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all’art. 2, comma 2, che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9”. In caso di responsabilità oggettiva potrebbe essere punita con una multa, situazione ben più seria per responsabilità diretta con penalizzazione, retrocessione o esclusione dai campionati. Potrebbe essere accertata solo la mancata lealtà, con quest’eventualità la Juventus rischierebbe molto di meno.