Buon compleanno Diego Armando Maradona. E’ il sessantesimo anno di vita per il più forte calciatore della storia del calcio (insieme a Pelé). Un’icona per le sue prodezze in campo. Genio e sregolatezza, era uno dei pochi che riusciva a vincere le partite da solo, ma anche i campionati del Mondo come dimostrato con le maglie dei club e della Nazionale argentina. E’ diventato l’idolo della città di Napoli, toccate tutto ma non Maradona. Era un leader dentro e fuori dal campo, un personaggio che attirava sempre i riflettori, in ogni occasione anche quella più banale. Per le sue prodezze sul rettangolo di gioco ma anche per i suoi ‘colpi di testa’. Maradona non è una persona facile, da gestire e spesso anche da comprendere. Ma è il ‘prezzo’ da pagare quando si diventa il più forte di tutti e tutto. Maradona è veramente unico, non ci sarà un altro Maradona.
La storia di Maradona
Inizia la carriera in patria. Nasce a Lanus nel ’60 le prime esperienze sono state tra Argentions Juniors prima e Boca poi. Viene chiamato dal Barcellona per un’occasione unica. Troppi infortuni in Spagna, il successo diventa il nemico più importante. Sceglie poi Napoli. Inizia un vero e proprio sogno. In pochi anni gli azzurri vincono due Scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Ferlaino costruisce la squadra intorno a Maradona, trascina da vero leader la squadra e un’intera città. Nell’estate ’86, Maradona vince praticamente da solo anche la Coppa del Mondo con l’Argentina in Messico. Ai quarti contro l’Inghilterra, vinti per 2-0 con una sua doppietta segna il gol del secolo, poi un altro con la mano che viene convalidato dall’arbitro. Viene considerato la ‘Mano de Dios’. Poi un anno a Siviglia e il ritorno in patria, prima al Newell’s e poi al Boca. Dal 1994 inizia la carriera da allenatore. In alto la FOTOGALLERY, 60 immagini in 60 anni.