Un rapporto che si è via via incrinato dallo scorsa estate. Federico Chiesa e la Fiorentina sono ai ferri corti. La volontà di trasferirsi alla Juventus, i tentativi di Commisso di convincerlo a restare in viola e una stagione sottotono. Prestazioni sempre più deludenti nelle ultime settimane, tanto da relegarlo anche in panchina per diverse partite. Anche ieri, nella gara contro il Verona, l’esterno d’attacco della Fiorentina è rimasto fuori dall’11 iniziale. Buttato nella mischia da Iachini dopo l’intervallo, Chiesa è stato decisivo con l’assist per Cutrone, autore del gol del pareggio. Le voci di una possibile partenza non sono mai mancate e hanno contribuito a creare il clima che si respira a Firenze su questa situazione. E ieri, proprio dopo il gol dell’1-1 dell’ex attaccante del Milan, Chiesa ha nuovamente fatto parlare di sé. Si è avvicinato alle telecamere e si è portato il dito alla bocca, come a zittire qualcuno. Una scelta discutibile visto il momento difficile in casa Fiorentina, con i viola poco sopra la zona retrocessione e incapaci di vincere in casa da oltre sei mesi.
E quel rapporto già difficile è sembrato rompersi definitivamente in quel gesto. Come quando Riccardo Montolivo si mise le mani alle orecchie rivolgendosi alla curva Fiesole. E i due casi sono molto simili. E anche Chiesa potrebbe salutare Firenze nella prossima sessione di mercato. Che il futuro di Chiesa non sia con la maglia della Fiorentina ormai è chiaro a tutti, ma per il bene della squadra ora serve rimboccarsi le maniche e dare tutto per la maglia, evitando uscite fuori luogo e gesti plateali come quello di ieri. Per discutere la cessione ci sarà tanto tempo.