Modric, la guerra, il futuro e il rigore con la Juve: “Mi immaginavo calciatore del Milan”

Il centrocampista del Real Madrid, Luka Modric, si racconta in un'intervista in cui parla della sua infanzia e del futuro del calcio

CalcioWeb

Il centrocampista del Real Madrid, Luka Modric, ha pubblicato la sua autobiografia. Si parla di calcio e non solo, con i passaggi della sua infanzia legati alla guerra e a qualche perdita cara. E’ anche di questo che parla in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

La perdita a sei anni del nonno per la guerra civile in Jugoslavia? Avevo un fortissimo legame con mio nonno, mi portava con sé a caccia e io gli facevo da aiutante mentre guidava il bestiame al pascolo. Mi faceva sentire speciale. Avevo sei anni e a quell’età era molto difficile capire che non lo avrei visto mai più”.

Io milanista da piccolo? Boban era un mio idolo e papà, quando ero piccolo, mi comprò una tuta rossonera. Mi immaginavo calciatore del Milan ma è andata diversamente… e quando arrivi al Real è difficile pensare di andare altrove. Se a Madrid le cose non fossero andate bene, mi sarei certamente visto bene in Serie A. Ma onestamente, la priorità è sempre stata Madrid. Vi guardo e sono dispiaciuto per il Milan. Il vero Milan manca all’Italia e all’Europa. Ho un gruppo WhatsApp con i croati e mi sento sempre con Brozovic, con Badelj, con Pasalic che è formidabile e finalmente ha trovato il club giusto”.

Calciatori preferiti? Mi sono sempre piaciuti i giocatori di stile. Totti, Del Piero, Pirlo. Ora ci sono giovani che promettono molto, su tutti Zaniolo, talento puro. Anche Sensi è molto interessante, poi mi piacciono Insigne, il Papu Gomez, Ribery e Bennacer”.

Il rigore in Real Madrid-Juventus che ha scatenato le polemiche bianconere? Io ho solo detto che per me il rigore c’era. Lucas Vazquez è stato spinto quando stava calciando da pochi passi. Che senso avrebbe avuto simulare? Poi ho vissuto situazioni simili e capisco chi protesta, ma non dovrebbero esserci differenze tra un rigore al 30’ e al 95’. A Buffon, comunque, auguro tutto il bene: è un grande”.

Ronaldo? Parlare del giocatore mi sembra banale: è tra i più grandi di sempre. Al Real ci è mancato per i gol e il carattere: Cristiano vuole sempre vincere, ci motivava e ci faceva reagire. Come persona poi è da 10 e lode, ha un cuore grande, è sempre pronto ad aiutare chi ha bisogno”.

Chi vincerà Champions ed Europa League? In Champions vedo bene il Psg, anche se non giocherà fino ad agosto, poi facile dire Barcellona e Bayern. Occhio all’Atletico Madrid… e naturalmente tra i favoriti ci sarà chi passa tra il City e noi del Real. Per la A, la Juve è favorita, anche se per la competizione forse sarebbe bene che vincesse la Lazio o l’Inter…”.

Che calcio sarà in futuro e chi lo dominerà? Mbappé ha tutto per dominare la scena, ma penso che per fare il salto di qualità abbia bisogno di andare in un campionato in cui la sua squadra non vinca così facilmente. Vedo grande potenziale anche in Vinicius e mi piacciono De Bruyne e Sterling. Quanto al calcio, la strada è quella della velocità. Velocità di corsa, di pensiero, di decisione. Ad alto livello si potrà giocare solo così”.

Condividi