L’ex arbitro di Serie A Claudio Gavillucci, che ha scritto libro “L’uomo nero“, ha parlato del rapporto tra arbitro e calciatori e di come è cambiata la figura del capitano in Italia.
“Ci sono calciatori che dentro il campo mutano il proprio carattere rispetto a quello della vita reale – riporta la Gazzetta dello Sport – Uno di questo è Stephan Lichtsteiner, con cui non sono riuscito mai ad avere alcun tipo di approccio. Capito questo, cercavo di limitare al minimo i discorsi con lui. Poi invece c’era Buffon, uno di quei capitani vecchio stile, uno di quelli su cui potevi fare affidamento. Se riuscivi ad avere la sua fiducia ti rendeva tutto quanto più facile, perché la squadra lo seguiva. Altri come Buffon erano Totti o De Rossi, che reincarnavano la vera figura del capitano, oggi sempre più lontana. Quando vedi capannelli in campo, vuol dire che il capitano non sta facendo quello che dovrebbe fare un capitano. Ci sono adesso atleticità e fisicità, ma manca la personalità ai calciatori“.