Serie A, le gare delle 15: tensione a Cagliari e la Spal fa beneficenza, a Parma sono tutti ubriachi…

Il riepilogo delle 15 relativo alla 32ª giornata di Serie A: tensione a Cagliari e beneficenza Spal, mentre a Firenze e Udine partite a metà

CalcioWeb

Si sono appena concluse le cinque gare delle 15 relative alla 32ª giornata di Serie A. Emozioni e gol a raffica in alcune partite, noia e ‘sonnellini multipli’ in altre, ma andiamo con ordine.

CAGLIARI-LECCE 2-2

Più per quanto successo in campo, l’attenzione si è spostata a quanto successo fuori. Tensione ed animi abbastanza concitati quando, nelle tribune dello stadio sardo, si è intravisto Vittorio Feltri seduto sugli spalti. Lui, che qualche giorno fa aveva dato degli inferiori ai meridionali, adesso è presente per un vero e proprio derby del Sud? Il dubbio resta, anche perché secondo tanti si trattava di un sosia. Sta di fatto che, senza la sua cacciata dall’impianto, il match non sarebbe iniziato per via della pressione dei giocatori. Costretto ad andare via, la gara comincia. Le due squadre, cariche di rabbia per quanto visto, prendono una decisione a suo modo storica: “Non vince nessuno, finiamola in pareggio per il bene di tutto il Meridione”. E così a Nainggolan risponde Lapadula nel primo tempo, a Ionita risponde Babacar nella ripresa. Finisce 2-2.

GENOA-SPAL 1-0

“Siamo dei disperati, lasciate perdere dai. Segnate sto gol e la chiudiamo qua”. Finisce così, quasi con una resa, una triste presa di coscienza, la partita tra Genoa e Spal. I biancazzurri fanno beneficenza e spianano la strada ai liguri nel finale. Una partita tutto sommato equilibrata, ma contrassegnata dal clamoroso colpo di scena nel recupero. Cionek si rivolge a Pandev: “Ormai non abbiamo più dove andare noi, vincete e mettetevi al sicuro. Noi siamo destinati alla B. Al massimo, la città di Genova ci onorerà di una cena. Ce la offrirete questa sera…” Lo faranno? Domanda lecita…

FIORENTINA-HELLAS-VERONA 3-3

A Firenze si gioca senza difese. Anche qui, una sorta di “atto di gentilezza”. I viola infatti, praticamente, non potrebbero scendere in campo – da regolamento – in quanto hanno il reparto arretrato decimato. Tutti infortunati, tutti. L’unica soluzione è sfruttare attaccanti da mettere dietro, a difesa del portiere. L’Hellas, per non sfigurare, anzi – per par condicio – si “allinea” agli avversari: anche loro con gli attacchi di riserva nella difesa titolare. Ne esce fuori una partita piena di orrori difensivi, in cui a divertirsi sono gli attaccanti, ma quelli titolari e che giocano davanti. Doppiette per Chiesa e Di Carmine, poi Vlahovic e Pazzini. Finisce 3-3.

UDINESE-SAMPDORIA 0-0

Ecco, alla ‘Dacia Arena’ accade l’opposto di quanto successo sopra. I difensori di riserva vanno in attacco. Come volevate che finisse una partita del genere? 0-0. Le azioni, costruite con pazienza da dietro, finiscono per perdersi in un nulla di fatto quando è il momento di concludere. Da segnalare Becao che, in totale confusione, dopo aver ricevuto il pallone, anziché concludere verso la porta avversaria, rilancia e spazza via, allontanando il pericolo. Peccato che in quel caso dovesse far altro…

PARMA-BOLOGNA 1-1

Per non farsi mancare nulla, in quella che possiamo definire la “domenica della pace”, anche nel derby emiliano finisce a “tarallucci e vino”. Le due squadre, infatti, prima del match decidono di pranzare insieme in un agriturismo: “Dovevamo rifarci delle scampagnate mancate a Pasquetta e l’1 maggio”, afferma Orsolini. Il problema è che il pranzo, iniziato alle 11, termina alle 14. Tre ore piene. In tutti i sensi. Piene come le pance dei calciatori, che giustamente in campo camminano. La partita, difatti, dura 10 minuti, il tempo per un rapido botta e risposta tra Palacio e Gervinho. Dopodiché, il nulla cosmico. Passeggiano tutti, tra chi è “spanzato”, appunto, chi prova un abbiocco facile post pranzo e chi ne esce leggermente brillo dopo esserci andato giù pesante col vino bianco. A stento, a fatica, si arriva alla fine, con l’arbitro che per pena fischia qualche minuto prima del previsto. 1-1 il finale, ma almeno si è concluso con la pancia piena…

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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.

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