Totti: “Rigiocherei il derby del 26 maggio. Braida mi voleva al Milan”. Poi svela l’avversario più forte

Francesco Totti ha raccontato episodi e retroscena sulla sua carriera in una nuova diretta Instagram: dai derby al calcio a Balotelli

CalcioWeb

Grande protagonista sul web Francesco Totti. L’ex capitano della Roma sta facendo dirette Instagram à gogo in cui racconta episodi e retroscena legati alla sua carriera. Nell’ultima, insieme a Damiano “Er Faina” si è parlato di derby, in particolare, visto che lo YouTuber è un grande tifoso della Lazio. Lo scontro più bello: “Quelli in cui ho segnato. Quando ho segnato non ho mai perso. Il più bello è il 5-1“. E il più brutto: Quello del 26 maggio. Uno dei derby più brutti che abbiamo giocato. C’era la paura di giocare, una tensione in campo e fuori. Abbiamo fatto una partita di merda ed è successo quello che è successo. Sarebbe bello giocarne un altro simile”. Sul calciatore della Lazio più forte affrontato: Nesta. Per me lui è il simbolo della Lazio. Per me Sandro è uno dei difensori più forti del mondo”. E se un giorno il figlio gli dicesse che la Lazio lo ha chiamato, Totti avrebbe qualche dubbio: “Ci penserei. Conoscendo Cristian neanche mi fa mettere a sedere”.

Archiviato il capitolo derby si passa a Real Madrid e Milan, due squadre che lo hanno fortemente cercato: “Il mio sogno è sempre stato quello di restare a Roma. Il Milan iniziò a corteggiarmi prima che io esordissi con la Roma. Venne Braida a casa e mi voleva al Milan a tutti i costi. Nel 2004/05 Florentino Perez voleva che andassi a tutti i costi al Real Madrid. È mancato un capello, era quasi tutto fatto. Volevo che i Sensi comprassero i campioni, c’è stato un po’ di contrasto. Guai a chi me lo tocca però Franco Sensi”.

Chiusura sul famoso calcio a Balotelli: “E’ stato un accumulo di rottura di palle. Io sono permaloso e a un momento sono sbottato. In un certo momento è successo, nel campo da gioco a volte è difficile gestire la testa. E’ stato un accumulo di molte cose e partite giocate ij passato. Poi il mister non mi aveva fatto giocare in campionato. Quando sono entrato non ci ho visto più e sbagliando ho fatto un gesto che non avrei voluto fare. Però mi dispiace e gli ho chiesto scusa“.

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