Ci risiamo. Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora ha cambiato idea. La sua posizione non è chiara. Questa volta l’occasione è stata l’interrogazione in Senato per la ripresa delle attività sportive professionistiche e dilettantistiche. Spadafora è tornato a dire che la ripresa è necessaria: “Siamo consapevoli che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante come valore economico e sociale, ma lo faremo nel rispetto assoluto della salute di tutti. Quindi gradualmente potremo sicuramente pensare di riaprire tutta la parte che riguarda gli allenamenti, mentre per i campionati e per quello che riguarda l’attività motoria all’aperto valuteremo insieme al Comitato Tecnico Scientifico e alla Protezione Civile, consapevoli che questa riapertura vada assolutamente spinta ma nella tutela della salute di tutti i cittadini italiani”.
“Ho inviato al Coni e al Cip una lettera per chiedere che tutte le federazioni esprimano in che modo è possibile applicare i protocolli sanitari per riprendere le attività sportive in sicurezza – ha aggiunto Spadafora –. Venerdì riceverò gli esiti di questo lavoro, mentre oggi incontrerò tutti i rappresentanti della Figc. Tutti questi lavori ci consentiranno di valutare prima del 4 maggio se saremo in grado di ripartire”.