E’ giallo in casa Ascoli. Il club bianconero nella giornata di ieri ha comunicato ufficialmente l’esonero dell’allenatore Roberto Stellone. Una notizia che sembrerebbe come tante altre, ma che ha fatto discutere per una ragione ben precisa. La motivazione? L’onerosità del contratto, insostenibile per il club a causa dell’emergenza Coronavirus. Il tecnico però non ci sta e minaccia via legali.
In mattinata era arrivata una dura presa di posizione attraverso l’avvocato Paolo Rodella a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Stellone è la prima vittima contrattuale calcistica del Covid-19 e lo dico con il più assoluto rispetto per chi ha perso la vita o sta soffrendo a causa del virus. L’Ascoli si è reso protagonista di una iniziativa irrituale, improponibile, inammissibile, improcedibile, inefficace, strumentale e nulla. Per quanto ci riguarda Stellone resta il tecnico bianconero. Risoluzione? La trattativa è fallita nonostante la buona volontà di Stellone, la proposta era irricevibile, tanto che si profila un danno a carico di Stellone per il quale chiederemo un risarcimento per la gestione mediatica della vicenda”.
Poi secondo Gianluca Di Marzio, lo stesso avvocato avrebbe dichiarato: “La comunicazione è inesistente giuridicamente. Roberto non è mai stato di fatto esonerato. Quindi di fatto Stellone è ancora l’allenatore dell’Ascoli. L’immagine di Stellone è stata calpestata e ci riserviamo di agire per risarcimento del danno. Ogni licenziamento deve essere fatto su criteri oggettivi e non soggettivi. Perché proprio il suo contratto?”.