Cagliari-Atalanta 2-1, ma c’è lo spettro dello 0-3 a tavolino: “Pavoletti ha segnato di piede”

E' andato in archivio il lunch match valido per la giornata del campionato di Serie A, successo a sorpresa del Cagliari contro l'Atalanta

CalcioWeb

Succede di tutto nel lunch match della 30ª giornata del campionato di Serie A, impresa del Cagliari che ha avuto la meglio della corazzata Atalanta, il club sardo fa uno scatto decisivo verso la salvezza, cambia poco invece per i nerazzurri che rimangono al quarto posto e dunque in piena zona Champions League. Gasperini limita i danni considerando la pesantissima sconfitta della Roma contro il Napoli. Ma paga la sua presunzione. L’Atalanta infatti si schiera solo con 9 calciatori, Gasperini mantiene la promessa fatta in conferenza stampa: “non è possibile che vinciamo sempre con 10 gol di scarto, per questo motivo ho deciso di mandare in campo solo 9 calciatori, giocheremo 11 contro 9 per garantire lo spettacolo ed una partita equilibrata, penso che giocheremo senza attacco”. Gli ospiti si schierano con il 3-5-0, Ilicic, il Papu Gomez e Zapata devono accomodarsi in panchina.

pavoletti
Photo by Enrico Locci/Getty Images

Zenga si conferma un allenatore sensibile e decide di affrontare pure lui la sfida ad handicap: “allora io gioco con Pavoletti infortunato. Poi schiero Oliva e Ionita che in due fanno un calciatore”. Detto fatto. I due centrocampisti giocano praticamente appiccicati. Dopo 10 minuti l’episodio della svolta. Lancio lungo dalla retroguardia, Oliva e Ionita partono dal centrocampo e si scambiano il pallone di testa, fino ad arrivare in area di rigore, la sfera rimpalla sulla gamba di Pavoletti (zoppicante e con le stampelle) e finisce in rete. E’ questa l’emozione più importante di un primo tempo anonimo. Ma durante l’intervallo arriva una doccia gelata per il Cagliari, è stata aperta infatti un’indagine: “Pavoletti ha segnato di piede, non è possibile. In carriera ha disputato quasi 400 partite e non è mai andato in gol di destro. Ci aspettiamo un chiarimento”. Non è dunque da escludere un duro provvedimento del giudice sportivo che potrebbe optare per lo 0-3 a tavolino, decisione prevista nella giornata di martedì.

Si torna in campo e Gasperini non effettua alcun cambio. I nerazzurri giocano palla lunga, ma in attacco non c’è nessuno e tutte le azioni si concludono sulla trequarti. C’è un solo modo per raggiungere il pareggio: un calcio piazzato. I calciatori dell’Atalanta studiano una nuova strategia, l’obiettivo è colpire gli avversari per procurarsi palle inattive. Da una di queste arriva il pareggio. Pasalic batte un calcio d’angolo, dalla retroguardia arriva un difensore. Klavan urla: “Palo…mino”, Olsen viene ingannato e rimane immobile, la sfera non sbatte sul legno e si infila sotto l’incrocio per l’1-1. Gasperini impazzisce ed esulta in modo veemente con il gesto dell’ombrello e mimando il 9 (il numero dei calciatori in campo nella sua squadra). L’arbitro chiede di ristabilire la parità, ma l’allenatore dell’Atalanta si rifiuta. A quel punto Zenga perde le staffe. E decide di tornare a giocare in 11. Fuori Pavoletti e Oliva, dentro Rog e Paloschi. Anzi in 10 e mezzo, entra Paloschi non esageriamo. L’ex Milan ci smentisce e 30 secondi dopo l’ingresso in campo con una ‘zuccata’ firma il definitivo 2-1. Ma anche in questo caso si verifica un giallo: esulta in modo pacato. Attesa per una possibile squalifica.

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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.

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