Juventus-Torino, colpo di scena nel recupero: si finisce a pallamano! Il protagonista? Beh…

Si è appena concluso uno dei derby tra Juventus e Torino più assurdi, incredibi, rocamboleschi della storia: il racconto con finale thriller...

CalcioWeb

E’ un derby, e come ogni derby è destinato a lasciare almeno qualche ricordo, qualche emozione. Quello andato in scena oggi, tra Juventus e Torino, sicuramente passerà alla storia per essere stato uno dei più rocamboleschi, assurdi, incredibili della storia. Non tanto per il numero di gol o per le numerose emozioni, quanto per l’andamento del match. Le emozioni, effettivamente, si sono racchiuse tutte negli ultimissimi minuti di gara, in pieno recupero. Per i 90 di gioco, il nulla cosmico. Le due squadre combinano poco o nulla. Tra un Ronaldo distratto (ha pensato tutto il tempo ad aggiustarsi la fascetta per capelli), un Higuain affamato (quando mai) e un Toro… seduto, il numero massimo di passaggi da un compagno all’altro arriva a… due. Dal portiere al difensore, poi sistematico lancio lungo e intercettazione del difensore.

Insomma, una mezza schifezza. Solo un episodio può cambiare le sorti, onde evitare che il match scivoli verso uno scialbo 0-0. E l’episodio arriva, ma da un protagonista inaspettato… De Sciglio? Ola Aina? Demiral? Zaza? No. Dall’arbitro. Ah, sia chiaro, non ha indirizzato la partita a favore di nessunoa. Diciamo che ha cercato di dare la sveglia. “Ragazzi – dice rivolgendosi ai due capitani – ora assegnerò cinque minuti di recupero e cercherò di inventarmi qualcosa per regalare qualche emozione a questa partita. Però aiutatemi, cercate di supportarmi”. Chiellini, con molta personalità, si prende la scena. Prima lascia segnare Belotti non pensando neanche minimamente di marcarlo (“Ha voluto fare il galletto”, rivela ai compagni), poi mette dentro di… naso, ma nel colpo se lo frantuma (per l’ennesima volta) ed è costretto ad uscire. E’ il 94′. De Ligt, che era stato lasciato in panchina precauzionalmente per evitare danni con eventuali tocchi di mano e rigori, fa il suo ingresso. “Che vuoi che succeda, manca un minuto”, esclama Sarri.

Ed è qui che avviene il colpo di scena.  Il giovane difensore olandese sequestra il pallone ed inizia a minacciare tutti: “Mi avete preso in giro per mesi, oggi sono stato anche in panchina per questo. L’ultimo minuto lo giochiamo a pallamano e chi segna per primo vince. Si può giocare solo con le mani”. Il risultato? Beh, facile. L’ex Ajax decide la contesa segnando agilmente e risultando protagonista come all’andata. Del resto, in questo, è un campione…

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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.

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